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Osimo, la commissione di pubblico spettacolo al controllo degli stadi

Ha rimandato l’omologa dello stadio Diana ad ospitare duemila persone, previa l’esecuzione di alcuni lavori di manutenzione necessari. Il derby di oggi quindi si disputa a porte chiuse

Osimana -F.C.Vigor ( foto tratta dal sito Osimana Calcio)

OSIMO – La commissione di pubblico spettacolo che si è riunita di nuovo il 20 settembre ha rimandato l’omologa dello stadio Diana di Osimo ad ospitare duemila persone, previa l’esecuzione di alcuni lavori di manutenzione necessari. Lo stadio dove si allena l’Osimana calcio è nel “mirino”, assieme alle altre strutture sportive della città, della commissione che le sta analizzando per deliberare le capienze di tali impianti alla luce delle normative anti Covid. «Il derby di Coppa del 22 settembre sarà quindi disputato a porte chiuse alla luce di quanto deciso dalla commissione. Salvo invece il derby di sabato 25 settembre contro la Filottranese che si terrà regolarmente con la presenza di pubblico su certificazione del presidente dell’Osimana, naturalmente non a capienza piena, ma sufficiente per l’evento – dicono dall’Usd Osimana -. Ci auguriamo che tali lavori vengano eseguiti celermente per ottenere finalmente il via libera ai duemila posti e tornare alla normalità».

Dopo il Diana tocca al Palabaldinelli dove si allena la Janus basket Fabriano poi al Palabellini e allo stadio Muzio Gallo di Passatempo. Si spera di completare tutto entro il mese di settembre e che vada tutto bene ma è difficile stabilirlo ora. L’iter che porta alla convocazione della commissione è molto articolato con le nuove normative e impone livelli di burocrazia alti. Aldilà dell’obbligo o meno del green pass infatti il distanziamento e il divieto conseguente di assembramenti resta un principio portante.

Venerdì scorso, 17 settembre, per lo stadio Diana la commissione aveva già preso una decisione importante con buona pace dell’Osimana che polemizza: «E così, una commissione di pubblico spettacolo, certamente onorando il proprio compito, ordina la rimozione dei seggiolini della tribuna, lì da quasi 50 anni, ancora saldi ed integri, curati e ben mantenuti, perché privi di certificato anti-incendio. Se la Commissione avesse mai messo piede all’interno dello stadio si sarebbe resa conto di trovarsi in uno degli stadi più belli, ben tenuti e sicuri delle Marche e che tanto zelo è davvero un eccesso senza senso. Noi che giriamo tutti gli stadi della regione ci domandiamo se altrove esistano le stesse leggi, misure e “cattiverie” che volteggiano sopra il Diana. Speriamo che diano presto l’abilitazione al pubblico spettacolo. Intanto, per noi, togliere questi seggiolini, è stato davvero un tuffo al cuore».