JESI – Amministrare 40 mila persone, assumendosi in prima persona tutte le responsabilità, rende circa 2 mila euro netti al mese. È quanto percepisce il sindaco Massimo Bacci per svolgere il mandato di Primo Cittadino. Al lordo, annualmente, la sua retribuzione ammonta a 35 mila euro, vale a dire la metà, forse anche meno, rispetto a quanto incassa ciascuno dei dirigenti del Municipio, o il segretario generale. Retribuzioni non certo confrontabili con quelle degli assessori o del presidente del consiglio comunale, che percepiscono 1.324 euro lordi al mese (circa 900 netti). A patto che, nel caso di amministratori che svolgano attività da lavoro dipendente, abbiano richiesto l’aspettativa. Se non lo hanno fatto, lo stipendio si dimezza. Indennità che si riducono notevolmente per i sindaci dei piccoli Comuni della Vallesina. Nessun salario è previsto a Jesi per i consiglieri comunali, che percepiscono esclusivamente un gettone di presenza di 34 euro lordi a seduta (consiglio comunale o commissione consiliare).
Nulla a che vedere, ad esempio, con i consiglieri regionali. Nelle Marche, un membro del consiglio regionale incassa 6.400 euro lordi di indennità di carica, da sommare a 2.700 euro di quota fissa per il rimborso spese (più l’eventuale quota variabile, che può anche superare i 1.000 euro), in aggiunta all’indennità di funzione – da 500 a 2.500 euro lordi in base al ruolo – per chi presiede o svolge la funzione di vicepresidente delle commissioni consiliari permanenti (lo stesso vale per il presidente e il vice della Giunta regionale, gli assessori, il presidente e il vice del consiglio regionale). Insomma, fare il sindaco di Jesi rende appena un terzo di quanto si ottiene facendo il consigliere regionale.