FABRIANO – Una festa a sorpresa per gli 81 anni di Papa Francesco. A organizzargliela il Dispensario di Santa Marta di Roma con la collaborazione di un gruppo di ragazzi fabrianesi capitanati da Don Andrea Simone, parroco di Melano-Cupo.
Ieri, 17 dicembre, è stato il giorno del compleanno del Santo Padre. «Una fortunata coincidenza», spiega don Andrea. «Sono quattro anni che insieme ai ragazzi dell’oratorio di Melano facciamo servizio al Dispensario di Santa Marta, un’istituzione antica, dove si aiutano tutte le famiglie bisognose, dalle 400 alle 600, bambini in particolare, della città di Roma e non solo. Si fa assistenza a 360 gradi, anche medica grazie ai sanitari del Bambin Gesù. Ogni volta che lo facciamo, la direttrice del dispensario, una suora, organizza con noi la festa di Natale nella sala Nervi», racconta il parroco di Melano-Cupo.
«La direttrice per ringraziarci di questo nostro contributo, è riuscita a farci incontrare il Papa. Quest’anno, senza che ci avessimo fatto caso, la data del nostro servizio è coincisa con il compleanno del Santo Padre». Don Andrea insieme a Luca e Andrea Sacco, Andrea Giombi, Danilo e Sara Ciccolessi, Martina Maraniello, Adamo De Angelis, Marco Lacorte e Marco Pegolo, si sono trovati coinvolti con l’organizzazione della festa di compleanno a sorpresa per gli 81 anni di Papa Francesco promossa dal Dispensario di Santa Marta.
«È stata una grande gioia per noi tutti. Con gli animatori abbiamo fatto servizio d’ordine per tentare di arginare il genuino entusiasmo dei bambini. È stato bello assistere alla commozione del Papa nello spegnere le candeline circondato dai bambini. Quando la festa stava giungendo alla fine, mi sono avvicinato a Papa Francesco chiedendo se fosse possibile salutare i miei ragazzi. È stato disponibilissimo nel farlo».
Tutti i nove volontari fabrianesi sono stati grati a don Andrea e, soprattutto, al Papa per il saluto speciale. «Tutti noi siamo stati molto colpiti anche dalle parole del Santo Padre pronunciate a braccio. Rivolgendosi ai bambini ha detto di non smettere mai di essere gioiosi perché è il vero senso della vita. Ai nonni gli ha invitati a dare le radici ai nipoti attraverso la propria testimonianza. Ai genitori, infine, di non scordarsi mai di permettere ai figli di mettersi in relazione con Dio pregando, non con formule preconfezionate, ma dialogando concretamente con il Signore».