FABRIANO – Quali prospettive per il territorio montano dell’Alta Vallesina, è questo il titolo del convegno che si terrà il prossimo 28 marzo all’Auditorium dell’I.I.S. Morea-Vivarelli, organizzato dalle maggiori sigle sindacali del territorio Cgil – Cisl – Uil, in collaborazione con l’Istituto Tecnico Commerciale, per Geometri e per il Turismo “A. Morea” di Fabriano.
Un incontro per fare il punto della situazione sulla realtà imprenditoriale del territorio, mettendone in luce le criticità e riflettendo sulle opportunità e sulle possibili traiettorie di sviluppo.
Al convegno i primi a prendere la parola saranno gli alunni, i quali presenteranno un lavoro di analisi della realtà imprenditoriale locale insieme ad un’analisi del livello occupazionale. Seguiranno gli interventi del mondo accademico ed imprenditoriale presieduti e coordinati da Carlo Sabbatini, esponente Uil di Fabriano, all’interno dei quali si inserisce anche l’esperienza dell’Azienda Agraria Vivarelli, illustrata dal prof. Francesco Sbaffi.
L’incontro si inserisce all’interno del ciclo di appuntamenti calendarizzati dall’ITCG “Morea” nell’ambito del programma di Alternanza Scuola Lavoro e proposti agli studenti del 2° biennio e dell’ultimo anno dell’istituto. L’evento è aperto all’intera cittadinanza.
«In continuità con le iniziative prese in questi difficili anni di crisi e dopo il convegno sul lavoro tenuto a Sassoferrato nel 2016, Cgil, Cisl, Uil di Fabriano, tornano a proporre una nuova iniziativa finalizzata alla comprensione dell’attuale situazione di crisi economica e occupazionale per orientare i giovani e i tanti disoccupati del territorio nella ricerca di possibili soluzioni e nuove strategie economiche. L’incontro sarà presieduto da Carlo Sabatini della Uil e l’introduzione al tema sarà curata da Guanito Morici responsabile Ast-Cisl di Fabriano», si legge nella nota degli organizzatori.
Il convegno è stato pensato per focalizzare le opportunità economiche e di occupazione che settori quali: agricoltura, turismo, ristorazione e terziario, integrandosi fra loro, possono generare e persegue obiettivi finalizzati a favorire una corretta lettura delle potenzialità del territorio, frenare l’esodo dei giovani fornendo loro nuovi spazi progettuali. Si vogliono così avviare percorsi lavorativi integrati, dialoganti, capaci di ricostruire un’immagine nuovamente positiva di un comprensorio che sa di dover tornare a conquistarsi il futuro.
Diversi e qualificati contributi saranno portati dai docenti universitari e tecnici di settore quali: il Prof. Filippo Olivelli e il dott. Andrea Pambianchi dell’Università di Macerata, la professoressa Adele Finco dell’Università Politecnica delle Marche della facoltà di Agraria, dal Dott. Riccardo Strano Vice Presidente del Consorzio Frasassi e da Walter Cerfeda direttore dell’Istituto di Ricerca e Studi Ires-Cgil. Un contributo di esperienza diretta sarà portata dall’imprenditore dell’azienda “Le Basi” Marco Tomasi di Camerino che da qualche anno sperimenta con successo nuove tecniche di coltivazione.