OSIMO – «Il degrado civico di Osimo la espone al rischio di diventare come Falconara, propaggine a sud di Ancona e città dormitorio. A Osimo non c’è crescita nel senso di fiducia nel futuro e ciò ha accentuato il clima rissoso che porta anche a denunce penali. Il confronto deve essere tranquillo invece qui pesa di più la faziosità politica che la dignità umana. Per tutti questi motivi ho costruito “Progetto per Osimo” e mi faccio promotore del progetto che potrebbe portare a una mia candidatura a sindaco nel 2019». A Osimo si voterà tra circa un anno ma già oggi il dottor Achille Ginnetti, ex assessore e poi consigliere comunale di minoranza dimesso, apre alla sua candidatura.
«Non possiamo più assistere indifferenti al degrado di Osimo e del suo territorio, una città che non dà opportunità ai giovani, una città che “naviga a vista” senza un progetto di sviluppo per il futuro, una città che sta progressivamente perdendo la sua identità – ha ribadito stamattina, 16 aprile, in conferenza stampa nel suo studio -. Non dobbiamo rassegnarci al suo destino e consegnarla così ai suoi figli e ai suoi nipoti. Per questo mi sono messo in gioco, fermamente convinto che se ciò che ci circonda non ci piace dobbiamo fare in modo di impegnarci per cambiarlo. Oggi rendiamo pubblico un percorso, iniziato da molti mesi, finalizzato a creare un valido progetto per una città migliore del quale sarò il portavoce e il garante. Un percorso condiviso con diverse persone che hanno messo a disposizione capacità ed esperienza, guidate dalla passione, dall’entusiasmo e dalla speranza in un futuro migliore. Un progetto impegnativo nel quale tutti possono essere attori, sia esperti “politici” che giovani diciottenni, sia chi abbia già avuto una collocazione partitica o civica sia chi non si è mai avvicinato alla politica purché abbiano a cuore esclusivamente il bene comune e posseggano la capacità di guardare aldilà e al di sopra degli schieramenti. Dobbiamo lavorare insieme per superare gli steccati, coinvolgere e raccogliere le idee e le proposte delle tante persone valide e competenti che abbiamo con cui costruire insieme la città del domani. Per cambiare pagina occorre davvero l’impegno di tutti a condizione che condividano i principi della buona Amministrazione: onestà, legalità, trasparenza, ascolto, meritocrazia e giustizia sociale. Questi sono i “paletti” per tutti perché senza principi e senza valori non si va da nessuna parte. Verremo in contatto con il più alto numero possibile di nostri concittadini per ascoltare i bisogni, le problematiche e le proposte. Dalla prossima settimana inizieremo gli incontri che saranno non solo l’occasione per porre domande ma per cercare le soluzioni e costruire insieme le risposte migliori».
Lo scenario sembra già delinearsi: con Ginnetti, ufficiale la candidatura di Dino Latini delle Liste civiche, dall’area Pd ormai trapela la quasi certa nuova candidatura dell’attuale sindaco Simone Pugnaloni mentre il Movimento cinque stelle pare voglia riproporre il consigliere David Monticelli.
«Osimo mi ha dato tanto. Nel gruppo ci sono persone che mettono a disposizione le loro competenze e tutti possono partecipare, non ci sono barriere politiche anzi, con questi gruppi di lavoro vogliamo rovesciare il paradigma – ha continuato Ginnetti -. So che è un percorso ambizioso e difficoltoso ma è ora di dire basta alla politica del consenso interessato e della cattiveria. Siamo pronti a iniziare un percorso di ascolto. Ho una grande esperienza politica, certo, ho fatto l’errore di credere in Ceriscioli che in tema sanitario aveva sostenuto la centralità del paziente, invece la centralità è del risparmio. Oggi siamo diverse decine di persone, anche simpatizzanti di tutti i gruppi, e speriamo di fare una o due liste civiche. Non è nei programmi allearsi con i partiti o i movimenti. Raccogliamo chi non si sente rappresentato. Tra i temi di cui discutiamo la sanità, lo sviluppo turistico-culturale, il rilancio economico, la valorizzazione delle frazioni, l’emergenza giovani (non ci sono poli di attrazione in città) e urbanistica (prg e problema del no costruito)».