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Comunali: Vinicio Artegoni (Associazione Fabriano Progressista), terzo candidato ufficiale

Si punta dichiaratamente al ballottaggio e i temi che saranno portati avanti nella campagna elettorale da Associazione Fabriano Progressista, si riassumono nello slogan: "Lavoro e salute al centro”

Vinicio Arteconi candidato a Sindaco per Associazione Fabriano Progressista

FABRIANO – Terzo candidato ufficiale per la carica di Sindaco di Fabriano. Vinicio Arteconi candidato sindaco dei progressisti con lo slogan: “Lavoro e salute al centro”. Si aggiunge a Daniela Ghergo sostenuta da Coalizione Democratica e a Roberto Sorci in corsa con un raggruppamento di liste civiche trasversali. Si attende una quarta candidatura per il Movimento 5 Stelle, si vocifera dell’attuale vicesindaco Ioselito Arcioni, per considerare concluse le candidature per il rinnovo dell’Amministrazione comunale di Fabriano in vista delle elezioni del 12 giugno prossimo.

Vinicio Arteconi

Fabriano Progressista

Vinicio Arteconi guiderà Associazione Fabriano Progressista e i suoi alleati come candidato sindaco alle prossime elezioni comunali di Fabriano. La candidatura è stata presentata questa mattina, 30 aprile, davanti ai cancelli della Indelfab. «Alla vigilia della Festa dei lavoratori, diremo forte e chiaro che sogniamo una Fabriano in cui tutti abbiano futuro e dignità. Nessuno escluso». Il consigliere comunale uscente, volto della lotta per la difesa del Punto Nascite e dell’Ospedale, 5 anni fa aveva ottenuto il 15%, e oggi punta al ballottaggio. «Lavoro e salute sembrano scomparsi dalla campagna elettorale, ma sono ancora le emergenze di Fabriano: come 5 anni fa, noi di Associazione Fabriano Progressista li metteremo al centro del dibattito», spiega Arteconi. «Dobbiamo difendere la nostra vocazione manifatturiera e sviluppare nuovi settori, come una vera e propria filiera industriale, culturale e turistica della Carta. Anche negli appalti pubblici, ci batteremo per garantire dignità ai lavoratori». Una città che deve prendersi cura di chi la abita. «La povertà ha tanti volti ormai: economica, educativa, energetica. Crisi, pandemia e inflazione hanno lasciato cicatrici sociali e psicologiche profonde: vogliamo un Comune che lavori per guarirle. Pediatria è la prima battaglia da vincere, poi dovremo gestire i progetti del PNRR e il Master Plan dell’Edilizia Sanitaria nell’interesse dei cittadini e del territorio». Attenzione anche all’ambiente, all’urbanistica. «Il Centro storico ha perso la sua identità, i quartieri e le frazioni sono disegnati su di industrie che non esistono più, senza luoghi di aggregazione. Serve un nuovo Piano Regolatore, costruito sulle esigenze dei cittadini.  Punteremo anche sulla sostenibilità, ad esempio con le comunità energetiche per spingere le rinnovabili. E a una nuova idea di cultura in linea con le categorie del presente: ci prenderemo cura del nostro patrimonio storico e artistico, unendo le nostre grandi tradizioni, come un Museo della Carta da rilanciare, con progetti innovativi orientati alla ricerca e alla produzione di contenuti». Sfide da affrontare facendo rete con gli altri comuni delle aree interne, per affrontare tutti insieme i problemi della montagna. «Abbiamo proposto un’Area Vasta Montana, che da Cagli arrivi fino a Camerino: le soluzioni per i problemi della montagna non possono essere prese ad Ancona e Pesaro. E lo stesso approccio serve su lavoro e crisi industriale», spiega Arteconi. «L’Area di Crisi Complessa, che abbiamo proposto da soli in questi anni, avrebbe coinvolto un territorio omogeneo, attirando aiuti e incentivi pensati sulle esigenze delle imprese del distretto: dal Pd alla destra, passando per i 5 stelle, nessun altro ha provato a immaginare una risposta al fallimento dell’accordo sull’ex Antonio Merloni».

Arteconi punta al ballottaggio

«Siamo la vera alternativa, perché conosciamo davvero i problemi della città: abbiamo raccolto 10.000 firme per il Punto Nascite e l’Ospedale, abbiamo sostenuto i lavoratori dell’Elica e il Comitato di Pediatria, ci siamo battuti contro lo smantellamento dell’azienda agricola comunale. In questi 5 anni, noi siamo stati in piazza mentre la Giunta 5 Stelle si chiudeva in sé stessa e commetteva errori su errori, e PD e centrodestra si preoccupavano solo di tornare al potere, senza mai dire niente sui problemi della città. Abbiamo provato per mesi a discutere col PD, ma abbiamo ricevuto solo veti: nessuna autocritica su decisioni sbagliate come i tagli alla Sanità, e no assoluto alle Primarie. All’inizio, volevano obbligarci a votare Sorci sindaco, per ricucire con Spacca: dopo un mese e mezzo, ci hanno ripensato e hanno scelto la Ghergo, un’operazione nata nel Rotary Club, una specie di calciomercato”. Prime stoccate da Arteconi che lancia la sua sfida ai due candidati. «La Ghergo e Sorci sono espressione dello stesso sistema di potere. Fabriano merita un Sindaco libero, sganciato dai soliti poteri forti del sistema Merloni, della Confindustria e dei vari salotti cittadini. Arriveremo al ballottaggio e vinceremo: perché siamo gli unici che rispondono ai cittadini e ai loro problemi concreti. Porteremo in Comune le famiglie, la gente che lavora, chi vive in periferia e nelle frazioni: abbiamo coinvolto tante donne e giovani, operai e artigiani, operatori del sociale e della sanità. Con noi ci saranno anche le forze della sinistra, l’attivismo civico e del mondo cattolico». La sede elettorale della lista Fabriano Progressista è in corso della Repubblica nel centro storico cittadino.