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Il comune riprova a vendere i “gioielli” di famiglia

Sono nove i beni comunali che l'Ente municipale fabrianese ha deciso di mettere all'asta per fare cassa. Il potenziale guadagno supera il milione di euro. Ad onor del vero, però, sono anni che ci si prova, ma molto miseri i risultati

Ex cinema Montini

FABRIANO – Nove beni all’asta, alcuni ormai storici, per un potenziale incasso che supererebbe il milione di euro.
L’Amministrazione comunale uscente ha presentato il piano delle alienazioni, allegato del bilancio di previsione. Si spera che, finalmente, si possa vendere qualcosa.

Sono anni che il comune ci sta provando, ma con scarsi risultati. I prezzi sono stati ora abbassati del 10 per cento e l’auspicio è che si possa rendere più appetibile il tutto. Una volta che l’atto sarà approvato, gli uffici competenti lavoreranno per indire le vendite all’incanto. Il ricavato dovrebbe essere utilizzato per lavori di manutenzione.

L’elenco prevede nove beni, per 1.176.377,26 di euro di potenziale incasso che si spera, questa volta, non rimangano solo sulla carta. Fra i “gioielli di famiglia” di maggior pregio: l’immobile che per anni ha ospitato, in via Balbo, il cinema Montini – per il quale è da richiedere l’autorizzazione della Soprintendenza prima dell’alienazione – per un prezzo a base d’asta pari a 417.600 euro; idem come sopra, Soprintendenza compresa, per l’immobile denominato Circolo Gentile posto al secondo piano dell’edificio sempre in via Balbo nei pressi di piazza Amedeo di Savoia, per un importo pari a 244.800 euro; senza parere vincolante, ma presente da tempo, l’immobile conosciuto come Bar della Nave in piazzale Matteotti, per un importo pari a 252.501,48 euro.

Gli altri beni da alienare sono: L’ex scuola elementare comprensiva dell’abitazione del personale nella frazione di Sant’Elia per 32.310,78 euro; l’ex scuola della frazione di Bastia, con una serie di adempimenti a carico dell’acquirente, per 40.937,40 euro; l’ex scuola in frazione Grotte, con la possibilità di modificarne la destinazione d’uso per attività commerciale, per 58.131,27 euro; l’ex lavatoio, per il quale è da richiedere l’autorizzazione della Soprintendenza prima dell’alienazione, per 27.386,59 euro; un grande immobile nella frazione di San Donato, per il quale è da richiedere l’autorizzazione della Soprintendenza prima dell’alienazione, per 100.823,70 euro; l’ex serbatoio idrico, con prescrizioni a carico dell’acquirente, per 1.886,04 euro.