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Comune in dissesto, a Offagna assemblea pubblica

Tantissimi offagnesi ieri sera, 3 luglio, hanno affollato la palestra comunale per conoscere le sorti dell'amato borgo che soffre da mesi la crisi finanziaria. il commissario liquidatore ha proposto al Comune la procedura semplificata

Il sindaco Ezio Capitani accanto al commissario liquidatore Alfonso Agostino Soloperto (alla sua sinistra) e i neo consiglieri comunali durante l'assemblea sul dissesto

OFFAGNA – Molto partecipata la prima assemblea pubblica sul dissesto nella palestra comunale di Offagna ieri sera, lunedì 3 luglio, alla presenza del neo primo cittadino Ezio Capitani e del commissario straordinario di liquidazione Alfonso Agostino Soloperto. Il dottore ha presentato la proposta di bilancio a fronte delle gravi difficoltà in cui versa il borgo medievale.

Gli offagnesi presenti all’assemblea

«Quando un Comune va in dissesto la sua storia si divide in due parti: per Offagna dal 31 dicembre 2015 indietro e dal primo gennaio 2016 (anno di dichiarazione del dissesto) in avanti. Il Comune è una sorta di sorvegliato speciale da parte del Ministero – ha detto, andando subito ai numeri -. Il debito ammonta a due milioni e 896 mila euro, massa passiva del Comune. Quella attiva non può essere ancora quantificata, bisogna vedere quanto si riuscirà a riscuotere, in ogni caso non sarà tale da consentire nemmeno il pagamento di una metà dei debiti. Proponiamo la procedura semplificata che richiede il contributo da parte dell’ente. Occorre trovare soldi per costituire una parte attiva pari al 50 per cento del debito. A oggi una parte di quei due milioni e rotti non è certa: metà della quota da pagare ai Guzzini per il risarcimento è sospesa fino a che la Corte d’appello non si esprimerà a novembre. Quindi dovremmo recuperare 970mila euro per poter proporre una transazione a tutti i creditori del Comune, 81, per una quota variabile tra il 40 e il 60 per cento, con pagamento immediato e rinuncia del restante. Il Comune poi si impegnerà negli anni a mettere a disposizione del commissario liquidatore una parte di queste somme che dovrà recuperare dagli anni 2016-2017 a seguire. Al tempo stesso potrà ottenere dal ministero dell’Interno un’anticipazione che poi sarà restituita nel corso di vent’anni a un tasso di interesse favorevole. In più il Ministero eroga contributi a fondo perduto che serviranno per integrare massa attiva. La procedura è conveniente perché il creditore che accetta, finito il dissesto, non potrà più aggredire il patrimonio del Comune. È quindi interesse del municipio chiudere il debito, non al 100 per cento perché impossibile, per evitare che nel futuro prossimo si presenti altra situazione di dissesto causata dai creditori che chiedono il pagamento. È anche la soluzione auspicata da Ministero e Corte dei Conti, la più indolore». In passato i Comuni in dissesto potevano beneficiare di un mutuo che veniva erogato dal Ministero per saldare i debiti, poi però con la riforma del titolo V della Costituzione è stata eliminata la possibilità, i debiti di parte corrente non possono più essere saldati con mutui.

Quanti creditori accetteranno però? Il Comune intanto deve accettare la proposta con una delibera di Giunta entro 30 giorni impegnandosi a risparmiare nei bilanci futuri per attribuirli alla gestione commissariale per pagare i debiti. La nuova ipotesi di bilancio stabilmente riequilibrato deve essere approvata dal Ministero. Intanto i tagli alla spese hanno fatto recuperare 170mila euro nel 2016, partendo dalla sanzione di 300mila euro per lo sforamento del patto di stabilità 2015.

Il sindaco Ezio Capitani: «Il debito ridotto in parte può essere pagato con l’assicurazione ancora in cassa, con il contributo ministeriale come diceva il commissario e con altri soldi ricavati da economie di bilancio e con l’alienazione di immobili bloccati dal commissario fino all’accettazione della proposta. Obiettivo d’altra parte è anche garantire i servizi essenziali. Ci stiamo attivando per ripristinarli: incontreremo Ubi banca per riapertura sportello, la Multiservizi è disponibile a derattizzare gratis per un anno, aiuteremo la scuola materna a trovare nuovi fondi, stiamo lavorando per creare una onlus dove far confluire le donazioni, stiamo affrontando con la Osimo Servizi il problema del trasporto degli studenti da San Biagio a Offagna e sappiamo che c’è un interesse a riaprire l’edicola».