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Osimo, il Comune invia al Ministero la richiesta di contributi per i fossi

Il rischio esondazione è sempre in agguato in città, per questo sono stati chiesti 350 mila euro per il fosso di San Sabino

Il controllo dei fossi
Il controllo dei fossi

OSIMO – Il rischio esondazione è sempre in agguato a Osimo, per questo il Comune ha chiesto di impiegare 350mila euro per la lotta al dissesto idrogeologico, in particolare per la nuova canalizzazione idraulica del fosso di San Sabino. Quei soldi dovranno essere sommati ad altri previsti per il prolungamento del fosso Lama con immissione al fiume Musone, ai 70mila euro per la manutenzione straordinaria della fognatura delle acque meteoriche di Passatempo e ai 30mila per quella straordinaria delle fognature.

Oggi, 30 settembre, è stata una giornata importante per il sindaco Simone Pugnaloni che ha inviato al Ministero dell’Interno due richieste di contributo per il fosso Lama e fosso San Sabino. «Avere a disposizione i progetti è stata l’arma vincente per partecipare al bando – dice il primo cittadino -. In totale abbiamo chiesto i 350 mila euro per il fosso San Sabino (ricordo la richiesta della signora Stacchiotti durante il Consiglio di quartiere), e 250 mila euro per il fosso Lama, per cui ricordo la richiesta della famiglia Vaccarini. Finalmente siamo vicini al risultato finale. In attesa dell’esito, questa volta siamo davvero fiduciosi che i lavori possano partire».

Per quanto riguarda la tutela del verde invece ci sono 50mila euro per la riqualificazione dell’area del parco della Rimembranza, quasi 30mila per la riforestazione del parco urbano di Osimo Stazione e 20mila per il rifacimento di tratti di staccionate di giardini pubblici e 15mila per l’acquisto di attrezzature da gioco dedicate ai bambini. Nell’intero triennio (2020-22), scaglionati, sono previsti 90mila euro per il mantenimento del verde.