Attualità

Jesi, il Comune si riprende il cantiere della Martiri della Libertà

Servirà probabilmente tutto il 2021 per ultimare i lavori di consolidamento della scuola di via Asiago. Chiuso il contenzioso legale con la ditta appaltatrice

Le condizioni del cantiere alla Martiri della Libertà

JESI – Il cantiere della scuola Martiri della Libertà è di nuovo in mano al Comune. È stato sottoscritto l’accordo transattivo che mette definitivamente la parola fine al lungo contenzioso tra amministrazione Bacci e ditta appaltatrice dei lavori di adeguamento sismico e antincendio della primaria di via Asiago. Servirà almeno un anno di tempo per completare l’intervento.

La firma è stata posta dopo che la Giunta, nella sua ultima seduta, ha preso atto delle relazioni dei propri consulenti legali e tecnici che evidenziavano la convenienza per l’Ente di sottoscrivere la transazione liquidando alla ditta 42 mila euro e tornando così subito in possesso della struttura. Ora i tecnici e gli operai municipali potranno finalmente accedere all’immobile la cui area sarà ripulita a breve dalla vegetazione nel frattempo cresciuta e procederà – una volta redatto lo stato di consistenza dei lavori fin qui svolti – a progettare e quindi ad affidare ad altra ditta le opere di completamento per restituire a insegnanti e alunni della Martiri della Libertà una scuola finalmente rinnovata.

«Di tutte i lavori che hanno riguardato in questi anni le scuole jesine (una ventina gli interventi per recuperare ritardi nelle manutenzioni e messe a norma) – spiegano dal Comune -, quello della Martiri della Libertà è stato l’unico che ha subito un così grave intoppo. Come ampiamente documentato, il tutto è accaduto per inadempienze non certo imputabili all’Amministrazione comunale che anzi – da quel 25 ottobre 2019 quando la ditta ha di fatto interrotto i lavori – ha attivato tutte le procedure consentite dalla legge per ritornare in possesso dell’immobile fino all’ultimo atto, quello dell’accordo transattivo, su cui le parti hanno convenuto, scongiurando ulteriori inaccettabili ritardi per l’attività scolastica».