FABRIANO – Botta e risposta sul concorso bandito dal comune di Fabriano al quale ha partecipato, avendone titoli per farlo, anche il fratello del sindaco Santarelli. Per poi, scorrendo la graduatoria, essere assunto. Nessuna illegalità, fino a prova contraria, ma piuttosto una questione di opportunità. Dopo le dichiarazioni del primo cittadino Gabriele Santarelli, a intervenire in rapida successione sono il commissario del Pd di Fabriano, Angelo Cola e il coordinatore della sezione cittadina di Fratelli d’Italia, Ennio Mezzopera.
Le parole del Pd
«Se il sindaco candidamente afferma che suo fratello non avrebbe dovuto partecipare, cosa ha fatto lui per evitarlo? Basta trincerarsi dietro la mancanza di una normativa per lavarsi la coscienza e dare garanzie ai cittadini? Cosa avrebbe detto lui e i suoi accoliti se un sindaco del PD si fosse trovato nella stessa situazione? No caro sindaco, le tue parole non danno certezze e non chiariscono la situazione, anzi la nebbia si infittisce – scrive Cola -. Il sindaco afferma che il fratello in verità non era arrivato primo, ma siccome i primi in graduatoria si sono ritirati è scattata l’assunzione del fratello. Ma ci domandiamo; siamo sicuri che le motivazioni addotte dagli interessati per rinunciare alla nomina siano quelle snocciolate dal sindaco? Per ora abbiamo solo la sua versione e viene da chiedersi se il clima che la giunta ha instaurato tra gli uffici comunali non sia una concausa di tanti trasferimenti e rinunce».
«Con tristezza guardiamo alla parabola discendente di quelli che a parole dovevano rappresentare il rinnovamento per dimostrarsi alla prova dei fatti la peggiore giunta della storia di Fabriano. Da questa vicenda non possiamo esimerci dal trarre alcune valutazioni politiche e in particolare sottolineare l’incredibile silenzio che accompagna le malefatte della giunta (in tutti i campi amministrativi) da parte della destra cittadina. Sono oramai mesi che non vediamo un rigo e non sentiamo levarsi proteste da parte dei rappresentanti della destra fabrianese contro l’operato della Giunta. Avevamo già notato sospetti maneggi al momento della elezione del presidente della Provincia con una palese convergenza del gruppo grillino fabrianese su Filipponi candidato della destra e ora questo silenzio interessato. La destra fabrianese al secondo turno votò compattamente Santarelli dando un contributo decisivo per la sua elezione ora tace. Ci sembra giusto osservare che “il mercato delle vacche” è iniziato, destra e grillini ancora una volta insieme a combinare disastri», Angelo Cola, commissario Pd Fabriano.
Le dichiarazioni del FdI
A stretto giro di posta, la replica del coordinatore di Fdi, Ennio Mezzopera. «Questo caso viene alla ribalta giornalistica e facebucchiana solo dopo la determina finale dell’assunzione, ma ci domandiamo, è un atto da condannare? Sì. Inopportuno? Sì. Illegale? No. Perché questo fatto non è stato subito attenzionato, verificato e non si è fatto nulla per evitarlo? A norma di legge, tutto regolare e proprio per questo che dovrebbe entrare in gioco l’etica, il rispetto e la serietà. A partire da tutti i componenti della giunta Grillina e dai suoi Consiglieri Comunali di maggioranza – dice Mezzopera -. Ma signori, l’opposizione dove era affaccendata in questo periodo? Ed è buffo che un solerte commissario piddino chiama in causa la destra fabrianese, vorrei ricordargli che Fratelli d’Italia non ha rappresentanti in Consiglio comunale e che il partito che lui rappresenta, il Pd ha 3 esponenti, anzi forse 4 e chiede a noi cosa ne pensiamo? Si preoccupa che non interveniamo? che non scriviamo su FB? Ci accusa di “sospetti maneggi” ipotizzando chissà quale tresca tra noi ed il M5S. L’attuale amministrazione grillina è ormai alla canna del gas, tantissimi errori e tanta supponenza, Fdi lavorerà insieme ai partiti della coalizione per formare una squadra responsabile e capace, capitanata da un Sindaco la cui caratteristica principale sarà nella capacità di saper delegare e far “gioco di squadra”».