PESARO – Concorso per infermieri. La Regione Marche conferma l’esclusione dei neolaureati.
«Assurdo non sia stata una svista ma una scelta che ritengo sbagliata, è l’ennesimo esempio dell’incapacità programmatoria della Regione in materia di sanità». Questo il commento del Vicepresidente Biancani, dopo che l’Assessore ha motivato l’esclusione di circa 180 giovani infermieri che si stanno laureando in questi giorni, con la semplice fretta di far uscire il concorso visto che le graduatorie di quello precedente sono scadute a marzo.
«Il fatto sconcertante – commenta Biancani – è che sarebbe bastato attendere poco più di un mese. Con un minimo di programmazione in più, la Regione avrebbe potuto posticipare la chiusura delle iscrizioni al concorso permettendo a questi giovani di partecipare, visto che le iscrizioni scadevano il 5 ottobre mentre le lauree si stanno svolgendo in questi giorni. Una prassi consueta e adoperata anche per precedenti concorsi, come ricordato dall’Ordine degli Infermieri. Così invece i giovani marchigiani, formatisi nelle nostre università, saranno costretti a cercare lavoro nelle strutture private, in altre regioni e all’estero. È l’ennesimo errore dovuto all’assenza di atti programmatori chiari e del colloquio costruttivo con gli operatori del settore».
Per Biancani «molti di questi ragazzi, infatti, se vorranno lavorare nel pubblico, dovranno aspettare anche fino ad altri 4 anni, prima che ci sia un nuovo concorso nelle Marche, considerati i tempi di pubblicazione e svolgimento di un concorso e che le graduatorie finali saranno valide almeno due anni. Non ci dovremo stupire se molti cercheranno lavoro in altre regioni e nel settore privato.
Non è accettabile – ribadisce Biancani – che chi, come l’Assessore, ha il dovere di programmare le politiche sanitarie regionali, liquidi il futuro di decine di giovani infermieri con la frase che ha pronunciato in Aula: ‘La vita è come una nave se passa al momento giusto sali, altrimenti aspetti che ripassi’. Speravo che l’esclusione dei neolaureati fosse stata una svista a cui la Regione avrebbe posto subito rimedio, invece è stata un errore voluto, solo per poter anticipare di qualche settimana l’assunzione di nuovi infermieri. Sono anni che attendiamo assunzioni del personale infermieristico, un mese non farà certo la differenza per il sistema sanitario, mentre ha compromesso il futuro di tantissimi ragazzi. Mi stupisco del dilettantismo di questa Giunta e mi auguro che i giovani facciano sentire la propria voce».