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Concorso straordinario scuola: flash mob dei docenti precari davanti la prefettura di Ancona – VIDEO

A promuovere la mobilitazione i sindacati Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola Rua, Snals Confsal e Gilda Unams che contestano le modalità di svolgimento delle prove, espletate in presenza e nel pieno della pandemia

Flash mob dei docenti precari della scuola davanti la Prefettura

ANCONA – Mantelle e maschere bianche sul viso. Sono i fantasmi della scuola, i precari che questo pomeriggio (14 ottobre) hanno dato vita ad un flash mob davanti la prefettura di Ancona, in piazza del Plebiscito. A promuovere la mobilitazione i sindacati Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola Rua, Snals Confsal e Gilda Unams alla vigilia del concorso straordinario per la scuola riservato ai docenti precari che hanno maturato più di tre anni di insegnamento nella scuola secondaria di I e II grado. I sindacati contestano le modalità di svolgimento in quanto le prove saranno espletate in presenza nelle scuole, in piena pandemia e con il rischio di contribuire alla diffusione dei contagi. Molti docenti precari infatti si sposteranno da una regione all’altra e nelle procedure saranno coinvolti migliaia di componenti delle commissioni, addetti alla vigilanza individuati tra il personale scolastico e gli addetti alla sanificazione dei locali e delle attrezzature tecnologiche necessarie.

«Lo svolgimento in presenza delle prove in piena epidemia esclude tutti i precari che saranno in quarantena. Quindi non potranno partecipare ad un concorso così importante per la loro stabilizzazione e atteso da anni» afferma Antonio Spaziano, segretario Uil Scuola Marche.

La data di partenza del concorso è il 22 ottobre, poi le prove proseguiranno fino a novembre. In tutta Italia sono 64 mila i partecipanti per 34 mila posti disponibili.

«Nelle Marche parteciperanno circa 1.800 docenti precari, 861 svolgeranno la prova nelle scuole marchigiane, gli altri mille in altre regioni d’Italia in base alla classe di concorso. Anche nella nostra regione quindi arriveranno partecipanti da fuori. In questo modo c’è il rischio che aumentino i contagi – spiega Anna Bartolini, segretaria generale Cisl Scuola –. Come sindacati avevamo chiesto modalità diverse, ovvero un concorso per soli titoli così da garantire l’immissione in ruolo già a settembre. Il personale avrebbe poi partecipato ad una formazione in servizio e al termine dell’anno scolastico, sarebbe stato sottoposto ad una prova orale il cui esito avrebbe confermato o meno il ruolo».

Il flash mob organizzato dai sindacati della scuola

I sindacati avevano chiesto al Ministero di stabilizzare i docenti con tre anni di servizio tramite prova orale e valutazione di titoli in quanto unico modo per garantire in tempi brevi e certi la copertura delle cattedre e la continuità didattica; di stabilizzare su posti di sostegno tramite prova orale i docenti specializzati per garantire la continuità didattica agli alunni con disabilità; di avviare dei percorsi abilitanti a regime per tutti e in particolare per i docenti con 3 anni di servizio.

FLC-Cgil, CISLSCUOLA, Federazione UIL SCUOLA RUA e SNALS-Confsal hanno consegnato al Vicario del Prefetto una lettera per portare all’attenzione lo stato di disagio che la comunità scolastica sta vivendo per il rischio di contrarre il Covid 19. Per questo i sindacati chiedono di bloccare lo svolgimento delle prove sia per le conseguenze che l’esposizione al contagio potrebbe avere anche nelle classi di titolarità al momento del rientro nelle scuole dei candidati, sia per la mancata previsione di prove suppletive che impediscono ai candidati in quarantena, in malattia con sorveglianza sanitaria o in isolamento fiduciario, di partecipare all’unica sessione concorsuale prevista. Nelle Marche inoltre, ad un mese dall’inizio della scuola, ci sono cattedre ancora vuote.

«Devono ancora essere assegnate sia cattedre per il sostegno che per le supplenze. A Pesaro ne mancano una cinquantina, così come a Macerata. Nemmeno ad Ancona sono terminate le assegnazioni, solo ad Ascoli» riferisce Lilli Gargamelli, segretaria generale Flc Cgil Marche.

Il Covid ha reso ancora più difficile la situazione dei docenti di sostegno. «Il Comitato Tecnico Scientifico non ha previsto per gli insegnanti di sostegno un posto fisico nella classe. Non è previsto il distanziamento in quanto la vicinanza all’alunno con disabilità è fondamentale, abbiamo maggiori strumenti di protezione» afferma Paola Martano, segretaria regionale Snals.