FABRIANO – Conference nazionale delle Città Creative Unesco, Fabriano confermata a capo del coordinamento fino a fine 2024. Al suo fianco, conferma anche per l’ufficio di coordinamento composto da Carrara e Pesaro. «Si tratta di un riconoscimento importante per la città di Fabriano», ha dichiarato l’Assessore comunale con delega Unesco Maura Nataloni. «Non solo perché avvenuto in modo unanime da parte di tutte le altre città creative italiane, ma perché rappresenta un atto di fiducia di cui sentiamo la responsabilità e per il quale garantiremo il dovuto impegno», ha concluso.
Unesco
Si è svolta a Torino nella sede del prestigioso Archivio storico della città, patrimonio di storia e design, l’assemblea annuale delle 13 Città Creative italiane Unesco: Alba, Bergamo, Biella, Bologna, Carrara, Como, Fabriano, Milano, Modena, Parma, Pesaro, Roma e Torino. Vi hanno partecipato il presidente della Commissione nazionale italiana per l’Unesco Franco Bernabè, l’Unesco Goodwill Ambassador Francesca Merloni, il Segretariato Unesco di Parigi che dirige il network composto da 297 città creative di 92 paesi mondo. Per Fabriano, Città Creativa Unesco per il Network Crafts and Folk art, sezione Artigianato, Arti e Tradizioni popolari, hanno partecipato l’Assessore delegato Maura Nataloni e Vittorio Salmoni, Focal point di Fabriano Creativa, che, in veste di Coordinatore Nazionale, ha introdotto e diretto i lavori, svolto la relazione generale, presentato il report delle attività svolte e l’agenda del 2023. Il Presidente della CNU Franco Bernabè ha evidenziato i temi principali che sottendono all’azione e al programma dell’Unesco, che riconoscono come prioritario lo sviluppo urbano sostenibile nelle società contemporanee, il ruolo della creatività per migliorare la qualità della vita, favorire l’inclusione, aumentare l’integrazione e ridurre le diseguaglianze. «Le città italiane appartenenti alla Rete delle Città creative hanno dimostrato in questi anni una grande vitalità con iniziative di interesse e livello sempre crescente, mostrando capacità di confronto e di cooperazione nel pieno spirito Unesco e di saper destinare risorse umane e finanziarie a progetti culturali in grado di esprimere il massimo della creatività per il perseguimento di risultati concreti in coerenza con i piani d’azione adottati. Le nuove città che si candidano debbono essere in linea con l’impegno, il mandato e le priorità dell’Unesco ed avere particolare riguardo alla promozione della cooperazione, della solidarietà, del dialogo tra e all’interno delle città», alcune dichiarazioni durante l’assemblea che si è conclusa con i rappresentanti delle 13 Città creative italiane, che hanno apprezzato il ruolo di regia e le attività svolte nell’ultimo mandato e, quindi, confermato fino a fine 2024 il Coordinamento nazionale uscente, alla guida del quale rimane Fabriano, coadiuvato dall’ufficio di coordinamento composto da Carrara e Pesaro.