PESARO – Sul fronte regali natalizi, il calo dei consumi viene stimato in un 20%. Gli italiani puntano a saldare i conti in sospeso.
È questo il dato del sondaggio SWG realizzato per Confesercenti a livello nazionale sulle intenzioni di acquisto dei consumatori. Saranno oltre 22 milioni – il 54% della popolazione adulta – gli italiani che si dedicheranno ai regali. Su tutto pesa l’incertezza della pandemia da Covid-19: la riduzione stimata per la spesa complessiva di Natale, rispetto al 2019, è pari a -4,7 miliardi euro (-20,6%) così come si restringe di 1,3 miliardi il budget dei regali (-17,9%) e di 3,4 miliardi (-21,8%) per le altre spese. In aumento, invece, le risorse destinate dalle famiglie a saldare i conti in sospeso (+2 miliardi, +18%) e al risparmio (+11,1%).
«La percentuale degli italiani che prevede di spendere meno dello scorso anno per i regali è pari al 64%, con tutte le voci di spesa che vengono riviste al ribasso – sottolinea Giorgio Bartolini, direttore Confesercenti Pesaro Urbino -. In base alle intenzioni degli intervistati, infatti, l’acquisto di prodotti enogastronomici passa dal 70 al 40%; così come calano gli acquisti di abbigliamento (dal 60 al 38%), libri (dal 54 al 35%), giocattoli (dal 44 al 27%) e prodotti tecnologici che passano dal 33 al 23%. Da questi numeri –prosegue Bartolini – si deducono le difficoltà che sta attraversando la rete del piccolo commercio, penalizzata da chiusure e restrizioni che hanno inevitabilmente favorito gli acquisti sulle piattaforme on line scelte, tra il 46% di coloro che nel nostro Paese hanno già fatto acquisti per Natale, da 6 italiani su 10 (il 59%, mentre lo scorso anno era il 32%).
È positivo però l’atteggiamento di chi ancora non ha comprato i propri regali: il 29% segnala l’intenzione di farlo in un piccolo negozio o in un mercato. C’è evidentemente bisogno da parte dei consumatori di vivere l’esperienza dell’acquisto che implica, a Natale, anche il piacere di respirare l’atmosfera della festa».
Da segnalare anche la sensazione di instabilità e di paura rispetto al futuro: il 60% degli intervistati è preoccupato dalla prosecuzione della pandemia anche nel 2021, mentre il 46% delle risposte, contro il 42% dello scorso anno, segnala il timore per la tenuta della situazione economica dell’Italia e il 34% per le prospettive economiche personali e della propria famiglia.
Motivi per cui anche la Cna Pesaro Urbino lancia un appello: “Compra artigiano, compra italiano”.
«Siamo consapevoli che quest’anno il Natale sarà più frugale del solito. Pesano la contrazione dell’economia, le scadenze, il complessivo clima di sfiducia, il mancato ricongiungimento di tante famiglie, la tristezza per le vittime della pandemia – dice Cna Pesaro Urbino -. Ma non sarà abolito del tutto il tradizionale scambio di doni. I consumi possono, e devono, assumere anche una valenza sociale, ancor di più in tempi di crisi. E per rispondere a questa esigenza il regalo artigiano è quanto mai adatto. È un prodotto originale, di qualità, non destinato a durare lo spazio di un mattino per seguire mode effimere. È realizzato in Italia da donne e uomini che stanno facendo di tutto per reggere a una crisi epocale, per non licenziare i dipendenti, per resistere e poter tramandare il loro sapere alle prossime generazioni. Comprare dall’artigiano significa apprezzare e rispettare il meglio del Made in Italy, siano essi manufatti e prodotti alimentari, capi di moda e pezzi artistici tradizionali».