JESI – Maurizio Paradisi e Luciano Goffi. Saranno due jesini a presiedere e dirigere il Confidi unico regionale, nato dalla fusione per incorporazione tra Srgm, Fidimpresa Marche e Cooperativa Pierucci (leggi l’articolo). Un percorso, sostenuto dalla giunta delle Marche (pronta a stanziare 12 milioni) e caldeggiato con forza dallo stesso Paradisi, che si completerà ufficialmente il prossimo 1 luglio.
Un progetto che annulla le “rivalità”. La nuova Società regionale di garanzia Marche (Srgm), infatti, che presto potrebbe cambiare nome, è la sommatoria delle esperienze e competenze di Cna, Confartigianato e Confindustria, una sinergia operativa promossa, appunto, con impegno e vigore, dal noto fotografo della città di Federico II, a cui la Regione ha affidato la presidenza.
«Mi fa molto piacere essere stato nominato dalla Regione alla presidenza di uno dei più grandi confidi d’Italia – osserva Paradisi -. Si superano finalmente le barriere di rappresentanza, essendo composto, questo organismo, da società già esistenti di Confindustria, Cna e Confartigianato che hanno deciso di fondersi per unire le forze. Dovremo lavorare per dare nuove opportunità ai nostri 43 mila iscritti, agevolandone l’accesso al credito».
È proprio la difficoltà a richiedere prestiti e finanziamenti il problema più impellente da risolvere per le aziende. «Oggi non è semplice accedere al credito e il nostro obiettivo è quello di fornire garanzie alle banche, e consulenze alle stesse imprese – spiega sempre Paradisi -. Sarà il nostro scopo fondamentale. Mettere al centro l’economia del territorio è la nostra priorità. Per farla crescere, ovviamente, sia garantendo il credito che erogando servizi di sviluppo più adatti alle nuove evoluzioni. Nell’ultimo anno abbiamo assistito ad una preoccupante contrazione dei prestiti alle aziende, scesi da 18,4 a 16,5 milioni di euro. Quindi ci proponiamo di collaborare con gli istituti di credito per supportare l’imprenditoria territoriale».
Paradisi, assieme ad altri, sta costruendo da più di un anno questo percorso. «Ci ho creduto fin dai primi giorni – afferma il professionista jesino -. Abbiamo dato un segnale, vale a dire che l’unione fa la forza. Solo in questo modo possiamo dare reali opportunità al mondo del lavoro. Sono molto contento che la Regione si sia fidata del mio approccio e mi abbia nominato presidente. Farò di tutto per non deludere le aspettative».