ANCONA – Confindustria Marche Nord ha il suo nuovo consiglio di presidenza. Ieri, l’organo direttivo chiamato a condurre l’avvio della nuova realtà confindustriale, si è ufficialmente insediato.
«Abbiamo una squadra solida, forte, rappresentativa di un sistema imprenditoriale che con le sue 900 aziende associate (tra dirette e indirette) che danno lavoro a circa 50.000 addetti, esprime il 60% della rappresentanza industriale all’interno delle Marche». Lo ha detto il presidente di Confindustria Marche Nord (associazione nata dalla aggregazione tra Confindustria Ancona e Confindustria Pesaro Urbino), Claudio Schiavoni, presentando il nuovo Consiglio di Presidenza, l’organo direttivo che dovrà definire il modello organizzativo e l’azione politico-strategica a tutela degli iscritti
Fanno parte del nuovo organo associativo il Vice Presidente Vicario Mauro Papalini (Papalini spa), i Vice Presidenti di Diritto: per la Piccola Industria Diego Mingarelli (Diasen srl) e per i Giovani Imprenditori Carlo Arienti (Mab srl – Industrie Chimiche). Consiglieri: Pierluigi Bocchini (Clabo spa), Giancarlo Cogliati (api Raffineria di Ancona spa), Marco Gialletti (Nautes spa), Valerio Fedeli (Muflesystem srl), Gian Marco Scavolini (Scavolini spa), Stefano Porcellini (Biesse spa), Filippo Antonelli (Domingo Salotti srl). In rappresentanza degli Edili Costanzo Perlini (Costruzioni Perlini srl). Invitato Gianfranco Tonti (IFI spa)
«Abbiamo diverse sfide davanti a noi – ha sottolineato Schiavoni – che vogliamo affrontare con senso di responsabilità, a cominciare dall’innovazione all’interno delle nostre aziende nelle sue svariate sfaccettature e con particolare attenzione alla fusione tra digitale e manifattura tradizionale. Lavoreremo per rafforzare il nuovo brand e la nuova identità mettendo al centro della nostra azione l’imprenditore e l’impresa. Faremo sentire la nostra voce su tutti i temi caldi che impattano sulla vita delle aziende: tassazione, infrastrutture, lavoro, formazione. E non rinunceremo all’obiettivo dell’aggregazione a cinque: abbiamo intenzione di proseguire col progetto e di lavorare con le altre due realtà – Confindustria Macerata e Confindustria Centro Adriatico – per far sì che il nostro sogno si avveri. Anche se nel nostro Paese aggregarsi è difficile, oggi è una strada inevitabile, soprattutto in un territorio come il nostro che conta 1 milione e mezzo di abitanti».