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Consigli di Quartiere e di Frazione a Fabriano, l’affondo di Claudio Biondi

Partecipazione solo nei fatti e che non si traduce in gesti e atti concreti. Questo il pensiero del responsabile di Fabriano della Democrazia Cristiana, che attacca frontalmente l’Amministrazione comunale pentastellata

Claudio Biondi

FABRIANO – Partecipazione solo nei fatti e che non si traduce in gesti e atti concreti. Questo il pensiero del responsabile di Fabriano della Democrazia Cristiana, Claudio Biondi, che attacca frontalmente l’Amministrazione comunale pentastellata.

«A noi democristiani ci hanno insegnato che prima di esprimere un giudizio sui Governi Nazionali, Regionali, Comunali bisogna far passare un po’ di tempo e valutare gli eventuali comportamenti. I nostri Amministratori locali, ogni giorno sui social e sui giornali appaiono facendoci conoscere quali iniziative o decisione hanno preso nell’interesse della comunità cittadina. Di tutto parlano, ma per quanto riguarda la democrazia e la partecipazione, top secret», l’incipit di Biondi.

«Non è mai successo nelle passate Amministrazioni, che le Mozioni, Interrogazioni o le interpellanze presentate dalla minoranza venissero discusse dopo 4 o 5 mesi. Alla faccia della democrazia e partecipazione. Un consigliere comunale è espressione dei cittadini e pertanto va ascoltato prioritariamente. Ma l’aspetto più negativo di questa Amministrazione che si definisce “aperta e disponibile” è che tiene fuori i cittadini dalla partecipazione alla cosa pubblica. La verità è che i nostri Amministratori non vogliono interferenze, sono stati eletti loro e gestiscono loro, e dei Consigli di Quartiere o di Circoscrizione non ne vogliono sapere né sentir parlare», il j’accuse del politico di Fabriano.

«Tutto ciò deve essere fatto se veramente crediamo in certi valori. Il pensiero dei cittadini deve essere ascoltato prima di fare certe scelte, più gente si coinvolge e più giuste sono le varie scelte. Nel caso nostro è ancora più necessario se vogliamo conoscere i pareri, le opinioni degli abitanti tenuto conto che la nostra Fabriano è tra le città più grandi a livello nazionale per estensione del territorio. Per cui è quanto mai necessario e urgente istituire i Consigli di Circoscrizione nelle Frazioni e i Consigli di Quartiere per la città se vogliamo dare un senso reale alla democrazia e alla partecipazione. Non c’è però alla luce di certi comportamenti di essere ottimisti. Se si fa un solo Consiglio comunale al mese, se non vengono discusse in un tempo ragionevole le varie interrogazioni dei Consiglieri di minoranza, come pensiamo che possano dare la parola ai Fabrianesi. Ogni giorno che passa ci accorgiamo del fallimento di questa Amministrazione basta vedere come la città è ridotta e le frazioni completamente abbandonate. Alla luce di certi fatti possiamo onestamente dire che questa è la peggiore Amministrazione che Fabriano abbia avuto».