CHIARAVALLE – Volano parole grosse in consiglio comunale e il sindaco stigmatizza il comportamento dei consiglieri comunali del PD e di Siamo Chiaravalle, che a loro volta, criticano duramente l’atteggiamento di Damiamo Costantini. «Quello che ho visto ieri – dice il sindaco – è vergognoso. Arrivati con un ritardo di 30 minuti, i consiglieri comunali del gruppo Pd Frullini e Ruggeri hanno lasciato l’aula dopo appena un’ora e mezzo senza fornire giustificazioni. Il consigliere Morbidoni si è assentato dalla seduta alla stessa ora adducendo motivi personali: nessun consigliere del Pd, quindi, è rimasto in aula. Dopo ulteriori 40 minuti hanno lasciato l’aula anche i consiglieri di opposizione di Siamo Chiaravalle, Camerucci e Spinsanti. Dopo tre ore dall’inizio del consiglio erano in aula solo i consiglieri di maggioranza di Chiaravalle Bene Comune, Amicucci, Chiappa, De Santis, Favi, Gini, Mosconi, Re, gli assessori Gobbi ed Alcalini e i consiglieri di opposizione di Apertamente, Togni e Tanfani.
Mai vista una disattenzione così totale e brutale alla vita dei cittadini i cui rappresentanti, invece di partecipare, discutere, suggerire o contrastare le scelte politiche portando avanti gli interessi della collettività, hanno preferito tornare a casa. E pensare che si è discusso di argomenti essenziali come le variazioni di bilancio, il documento unico di programmazione 2018-2020 e il progetto di riqualificazione di piazza Mazzini. Ringrazio i consiglieri di opposizione Togni e Tanfani – conclude il sindaco – per il forte senso istituzionale dimostrato».
Silvia Camerucci, capogruppo di Siamo Chiaravalle, però non ci sta e replica duramente. «Il sindaco dimostra ogni volta di più di essere fazioso, di non essere il sindaco di tutti i cittadini ma solo di chi lo vota e lo sostiene acriticamente. Avevamo inoltrato una mozione su piazza Mazzini che voleva far riflettere sulla ristrutturazione di un luogo che dovrebbe essere a tutti gli effetti una piazza di aggregazione e che invece rimarrà solo una rotatoria dove i cittadini non potranno incontrarsi. Il sindaco mi ha trattato con parole becere e gravi non mostrando alcun rispetto né alcuna educazione.
E il suo comportamento in questi casi è sempre quello arrogante e fazioso di un capopolo non di un sindaco. All’inizio della legislatura era ineducato e pesante anche con Tanfani di Apertamente e con chiunque non fosse d’accordo con lui ma ora Apertamente è divenuta la stampella della giunta. Il nostro abbandono dell’aula non va visto come mancanza di senso civico ma siamo stanchi di essere trattati da “minus habens” da Costantini. Non si fa il sindaco solo con il populismo o asfaltando qualche strada: ci vuole rispetto e magari anche accoglienza da parte sua di proposte come quella di ristrutturare la sala monaci del chiostro dove c’è un’opera di grande valore del Valentini che sta andando in malora e di ridurre le tasse per chi ha attività commerciali». Anche i consiglieri del PD criticano il sindaco. «Un podestà che non vuole il contraddittorio – dice Roberta Ruggeri – e che tratta a male parole chi non la pensa come lui».