ANCONA – Seduta del consiglio delle Marche ad Ancona caratterizzata dalle dichiarazioni a margine dell’Assise da parte del Presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli, e dalle polemiche su una mozione presentata dal presidente del Consiglio, Dino Latini, con momenti di forti polemiche in aula. L’argomento della mozione riguardava la richiesta di blocco immediato del progetto di Rete ferroviaria italiana Spa di realizzazione di una nuova stazione merci nell’area intercomunale di Osimo, Castelfidardo e altri comuni del Parco del Conero. Una mozione che sarebbe stata approvata all’unanimità, salvo il fatto che lo stesso Latini, probabilmente sollecitato dai partiti di maggioranza, ha deciso di presentare un emendamento per cambiarne il dispositivo finale. Ne è nata una forte discussione, ulteriormente alimentata dalle parole dell’assessore Stefano Aguzzi con le quali si ribadiva la contrarietà della Regione. Ma dalle opposizioni, in particolare la capogruppo del M5S, Marta Ruggeri, e del Pd, Anna Casini, si faceva presente che nell’atto ufficiale della Regione non vi era espressa contrarietà, ma al contrario un sostanziale via libera. «Da qui la necessità dell’emendamento», secondo le due esponenti politiche. Tesi rispedita al mittente dai banchi della maggioranza. La seduta è stata sospesa due volte per cercare un accordo. Ma nulla di fatto, alla fine, è stato votato e approvato un secondo emendamento a firma Latini, con il quale si chiede l’impegno del Presidente e della Giunta regionale a continuare a ribadire la inopportunità della realizzazione dell’infrastruttura a causa dell’impatto sulla sicurezza idraulica. A questo punto, la mozione è passata a maggioranza, con il voto contrario delle opposizioni.
La dichiarazione
A margine della seduta, il presidente Acquaroli ha toccato diversi argomenti. A partire dalla carenza dei medici di medicina generale nelle Marche. «Negli ultimi 5 anni se ne sono persi 230, non per una scelta della Regione o del Governo nazionale, piuttosto sono le risultanze di una mancata programmazione che doveva essere fatta 10-15 anni fa. Purtroppo l’impossibilità di garantire il turnover dei medici che vanno in pensione influisce molto negativamente sul territorio dove si sono persi in pochi anni centinaia di medici di medicina generale e si sta perdendo anche la forza che riguardava la continuità assistenziale, cioè i medici di guardia che erano fondamentali anche per attutire l’ingresso in emergenza urgenza. Per far funzionare a pieno regime le 93 postazioni di guardia medica sarebbero necessari circa 400 sanitari, ma attualmente le unità in servizio sono in numero molto inferiore. La giunta sta facendo un lavoro di recupero e di ricostruzione del territorio che necessariamente ha bisogno della disponibilità di laureati e specializzati ad accedere a queste postazioni. Il governo sta lavorando per alzare il numero degli iscritti nelle facoltà di Medicina ma attualmente, con il turnover che registriamo ogni anno, abbiamo delle difficoltà a coprire i medici che vanno in quiescenza». Il Presidente Acquaroli ha anche parlato della vertenza Beko Europe che domani vedrà un nuovo faccia a faccia al Mimit tra azienda e sindacati. «Continuiamo a chiedere attenzione nei confronti dello stabilimento Beko di Fabriano (Ancona, ndr) affinché possa raggiungersi un accordo equilibrato tra lavoratori, forze sindacali e azienda che metta al centro lo stabilimento forse più storico della Beko delle Marche perché tutto il settore nasce a Fabriano. Dall’inizio di questa vertenza tanto è stato fatto, siamo partiti da numeri e da un piano industriale veramente molto preoccupante. Ora siamo in una fase in cui se, con qualche miglioramento, si riuscisse a tenere in considerazione la centralità di quello stabilimento, i miglioramenti sarebbero molto evidenti», ha concluso facendo riferimento ai numeri di partenza degli esuberi, oltre 700 con la chiusura del sito di Comunanza, ai circa 350 tra Fabriano e Comunanza e stabilimento salvo. Infine, ultimo argomento l’aeroporto delle Marche di Ancona-Falconara con «il numero dei passeggeri in questa fase iniziale dell’anno è cresciuto del 5%, una percentuale importante. In attesa del nuovo bando, previsto entro il primo maggio, per i voli di continuità per Roma, Milano e Napoli è arrivata qualche giorno fa una proroga fino al 25 ottobre. Intanto per lo scalo di Ancona-Falconara Marittima si lavora per nuovi voli internazionali dal prossimo autunno tra cui la rotta per Madrid. «Non vediamo l’ora che possa essere recuperata quella condizione che farà dell’aeroporto di Ancona un hub importante all’interno del medio Adriatico. L’aeroporto di Ancona, delle Marche, è uno straordinario strumento di opportunità turistica per chi si muove dalle Marche, ma come abbiamo potuto riscontrare dai dati, soprattutto dalla Francia, ma anche dalla Spagna. Ogni volta che parte un volo per una città importante c’è un ritorno da quella città, da quello Stato per le Marche. Quindi siamo particolarmente ottimisti», ha concluso.