JESI – Duecentocinquanta donne accolte dal 2007 a oggi. Italiane e non. Dai 25 anni in su. Tutte vittime di uomini violenti.
Numeri preoccupanti quelli raccolti dallo sportello antiviolenza di Jesi, una realtà gestita da 12 volontarie che, sette giorni su sette, compresi i festivi, rispondono al numero 366 4818 366, dalle 8.30 alle 19, per andare incontro alle richieste di aiuto.
C’erano anche loro, ieri, in centro storico per partecipare al corteo dell’8 marzo.
«La violenza sessuale, i maltrattamenti fisici e psicologici, i ricatti e le molestie sessuali, lo stalking, sono reati particolarmente gravi perché colpiscono la donna nella sua identità, oltre che nella sua integrità fisica e psicologica – si legge nel loro sito -. Per questo, la Casa delle Donne di Jesi vuole essere un punto di riferimento per tutte le donne che vivono situazioni di violenza con lo scopo di promuovere la prevenzione, l’accoglienza ed il reinserimento sociale delle vittime. I servizi offerti dalla Casa delle Donne sono a disposizione di tutte le donne italiane, straniere o apolidi vittime di violenza e maltrattamenti fisici e psicologici, stupri e abusi sessuali extra o intrafamiliari.Le operatrici forniscono gratuitamente consulenza ed informazioni sui servizi alle vittime ed anche alle persone che, nella loro sfera privata o di lavoro, sono in contatto con donne che hanno subito violenza. Inoltre alle donne che chiedono aiuto sono offerti sostegno psicologico e consulenza legale gratuiti».