OSIMO – Il centro osimano questo fine settimana era sorvegliato speciale molto più che le aree centrali degli Comuni. Un fatto che accontenta i residenti ma che fa storcere il naso alla politica di opposizione per un motivo preciso. «Siamo arrivati a blindare il centro storico per cercare di assicurare un minimo di sicurezza a chi ci abita. Progetto Osimo Futura, fin dall’estate 2020, ha ripetutamente portato all’attenzione dell’opinione pubblica, dell’Amministrazione e del Consiglio comunale, la situazione di potenziale pericolo nel permettere tutto senza rispettare le regole nel centro storico nelle serate e nelle notti del weekend – dice il consigliere di Pof Achille Ginnetti -. Si è iniziato dalle bottiglie di vetro lanciate contro i portoni, dall’urinare sui muri delle case, dagli urli e dagli schiamazzi a notte fonda per arrivare oggi ad atti di vera e propria criminalità, anche minorile ma non solo, nei confronti di residenti che vivono nella paura e nel terrore di essere minacciati se osano protestare nei confronti di costoro. Due mesi fa abbiamo presentato un’interrogazione con la quale mettevano in luce le forti criticità e l’inadeguatezza delle risposte a una situazione diventata insostenibile per gli abitanti del centro storico nel weekend. Ci è stato risposto con un lungo elenco di quanto fatto dalle Forze dell’ordine ma i cittadini hanno bisogno di risposte concrete e il diritto ad una vita normale. Mentre altre forze politiche si accorgono solo ora del grave problema della violenza nel centro storico e ne prendono spunto per l’ennesima polemica, noi sosteniamo che c’è bisogno di un impegno unitario». L’ultimo riferimento è all’altra forza di opposizione, le Liste civiche.
Energia nuova alla maggioranza sostiene: «Chiaramente non vanno sottovalutati gli episodi incresciosi avvenuti all’interno delle mura ma allo stesso tempo l’intervento tempestivo delle forze dell’ordine, in particolare della Polizia locale con l’indispensabile ausilio dei sistemi di video sorveglianza installati e continuamente implementati, hanno fatto sì che i responsabili di tali gesti siano stati subito individuati e ripresi. Invece di demonizzare e condannare i giovani in questo momento così difficile, e auspicare che il centro storico torni ad essere un quartiere-dormitorio come lo era fino a pochi anni fa, invitiamo tutti a collaborare per promuovere la cultura del rispetto, dell’educazione e dello stare insieme rispettando la città. Sarebbe questo il vero passo avanti».