FABRIANO – Felici del sopralluogo della Protezione civile, ma i controlli devono essere ancora più approfonditi.
Questo il pensiero dei genitori dei bambini della Scuola d’Infanzia Santa Maria, attivi da mesi per sincerarci della sicurezza dei loro figli, che hanno accolto con «piacere e fiducia», la comunicazione del Sindaco di Fabriano del 23 marzo scorso con la quale si annunciava l’attivazione, in base alla normativa speciale sul terremoto, di un sopralluogo di un Gruppo Tecnico di Sostegno (GTS) della Protezione Civile sul Campanile della chiesa di Santa Maria sovrastante la scuola, onde valutare la possibile esistenza di pericoli per la pubblica e privata incolumità.
«Una causa, quella della sicurezza dei nostri figli, tanto palese nella legittimità quanto complessa, vista la molteplicità dei soggetti coinvolti, dal Preside dell’Istituto comprensivo che si è da subito messo a disposizione, all’Amministrazione comunale con cui abbiamo a oggi aperto un dialogo, alla Curia Vescovile con cui avremmo auspicato un costruttivo tavolo di confronto», specificano i genitori.
«Non siamo al momento in grado di definire se questa azione risponderà alla nostra richiesta inoltrata il 22 Febbraio scorso alle autorità e tecnici competenti di Comune e Curia, per avere una perizia giurata da parte di un tecnico, relativa alle condizioni di stabilità e di sicurezza attuali e future della struttura del campanile e di tutte le aree adiacenti, in particolare la scuola e le relative aree di pertinenza. Chiaramente a fronte di qualsiasi dubbio o esito negativo ci aspettiamo la messa in sicurezza del campanile come da petizione depositata lo stesso giorno. In ogni modo questo rappresenta per noi un primo passo di un percorso che continueremo a presidiare con la massima attenzione», evidenziano.
Quello che muove i genitori «non è la reazione emotiva a un intenso e pericoloso sciame sismico tutt’ora in atto, iniziato il 24 agosto dello scorso anno, bensì la consapevolezza che Fabriano – in fascia 2 nella mappa del rischio sismico – è attraversata da una faglia, classificata ed individuata nel DISS (database delle sorgenti sismiche italiane), silente dal 1741. Per cui non parlare di prevenzione oggi sarebbe un’assurdità, come sentenziano da mesi gli esperti. Abbiamo appreso che fare prevenzione oggi, nelle nostre zone significa non accontentarsi del controllo di agibilità visiva che il tecnico è chiamato a fare a seguito del sisma e che non certifica la stabilità della struttura, ma evidenzia solamente che non ci sono state lesioni. L’agibilità strutturale a cui oggi puntiamo per il campanile (e che dovremmo, a tendere, avere per tutte le scuole del comprensorio) è data dalla prova geologica insieme a quella della vulnerabilità sismica, uniche prove capaci di dimostrare l’effettiva resistenza della struttura».
In coda, la certezza che i genitori vogliono andare fino in fondo alla questione. «È per questo che servono azioni e non ci siamo accontentati e non ci accontenteremo di reazioni, quali articoli di giornale all’indomani dell’arrivo delle nostre lettere o improvvisati shooting fotografici dall’alto del campanile all’indomani del comunicato del Sindaco Sagramola sull’avvio del nuovo sopralluogo. Tanto meno saremo disposti ad accettare valutazioni approssimative o temporeggiamenti».