JESI – Una bella notizia: l’ospedale da campo che era stato allestito dalla Marina Militare nei pressi dell’ospedale Carlo Urbani di Jesi, per alleggerire il carico al personale sanitario jesino nel soccorso degli infetti da coronavirus, non è più necessario e è in fase di chiusura.
«Dal 30 aprile scorso non ci sono più pazienti ricoverati nell’ospedale da campo di Jesi, struttura allestita e gestita dalla Marina militare – fa sapere il sottosegretario alla Difesa con delega alla sanità militare Giulio Calvisi -. Da ieri abbiamo iniziato a dismettere il posto medico avanzato, operativo dall’8 aprile e nel quale hanno operato incessantemente e con elevata professionalità i medici e gli infermieri della Brigata San Marco. La chiusura dell’ospedale da campo è certamente un segnale incoraggiante e ci fa ben sperare. La Difesa rimane comunque a disposizione per fornire eventuale ulteriore supporto».
L’ospedale da campo militare era stato accolto dal sindaco di Jesi Bacci con gratitudine ed entusiasmo.
«Una struttura sanitaria allestita in sole 72 ore, nella quale 7 medici, 17 infermieri e 11 operatori tecnico-sanitari della Brigata Marina San Marco hanno eseguito le operazioni di triage, primo soccorso, visite ambulatoriali e degenza, accogliendo anche i pazienti Covid – dice Calvisi -. Tutte attività che hanno alleggerito il carico di lavoro del vicino ospedale “Carlo Urbani”, rendendo altresì nuovamente disponibili preziosi posti letto presso le strutture sanitarie marchigiane. Ringrazio tutto il personale sanitario della Brigata San Marco per aver lavorato senza sosta e in stretta sinergia con il personale dell’azienda sanitaria di Jesi».