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Coronavirus, 8 casi a Fabriano e un altro a Sassoferrato

La giornata peggiore nel fabrianese da quando si vivono i giorni dell’emergenza Covid-19. In città si chiude la pista ciclabile. L'appello dei Sindaci dei cinque Comuni a limitare gli spostamenti il più possibile

Il sindaco Gabriele Santarelli

FABRIANO – La giornata peggiore nel fabrianese da quando si vivono i giorni dell’emergenza Coronavirus. Ben otto i nuovi casi Covid-19 positivi a Fabriano. Un altro ancora a Sassoferrato, dove tutta la cittadinanza si è svegliata con la triste notizia del decesso di M. S. 73enne ricoverato da circa una settimana all’ospedale di Jesi a causa della positività al tampone. Resistono i numeri a Cerreto D’Esi, a Genga e Serra San Quirico. Crescono esponenzialmente anche i numeri relativi alle persone in isolamento fiduciario e/o forzato, ci si avvicina alle 200 unità. Due pazienti positivi ricoverati all’ospedale di Fabriano. Il pressante invito-appello dei Sindaci dei cinque Comuni a limitare gli spostamenti il più possibile.

Dopo una giornata, quella di ieri, segnata da nessun nuovo caso, oggi 17 marzo, le notizie non sono per niente rassicuranti. Il sindaco di Fabriano, Gabriele Santarelli, ha informato la cittadinanza sui nuovi otto tamponi positivi al Coronavirus. Il totale complessivo, quindi, arriva a 12 Covid-19 positivi in città. Fra i nuovi contagiati anche un dipendente di un’azienda di Fabriano che è monitorato a casa, in quanto non necessita di ricovero in ospedale. Gli altri sette casi, invece, riguardano persone di varie età, liberi professionisti e pensionati.

«Probabilmente saremo costretti ad aggiornare il conto nei prossimi giorni», aggiunge il primo cittadino fabrianese che conferma i casi e aggiunge che le persone in isolamento fiduciario in città sono tornate esponenzialmente a salire. Si dovrebbe essere giunti attorno ai 150/160. «Ieri, prima dei nuovi casi, ci sono stati forniti i nominativi e sarà fatto anche oggi. In queste ore stiamo consegnando una lettera ai positivi non ricoverati e a coloro che sono in quarantena, con le istruzioni circa il corretto smaltimento dei rifiuti – tutti nell’indifferenziata – e alla consegna dei pasti che riceveranno. Quindi, senza la necessità di uscire da casa».

Santarelli non nasconde la forte preoccupazione, ma come è giusto che sia, da primo cittadino, non usa toni allarmistici, ma seri, come la situazione che stiamo vivendo in tutta Italia, pretende. «Tutte le forze dell’ordine, polizia municipale in testa, stanno effettuando serrati controlli per far rispettare l’ultima ordinanza governativa. Si può uscire solo per strettissima necessità legata a lavoro, salute e bisogni primari, come quello alimentare. Ma io aggiungo, limitate al massimo gli spostamenti perché se c’è meno gente in giro, i controlli si possono concentrare al meglio su persone positive e in quarantena. Dobbiamo fare il possibile per evitare che il contagio si allarghi. Ciascuno deve fare la propria parte, limitate le passeggiate perché altrimenti le forze dell’ordine hanno difficoltà a poter controllare chi è stato posto in quarantena. Ho firmato l’ordinanza con la quale si chiude la pista ciclabile. È l’unico spazio recintato a Fabriano, quindi non ha necessità che ci siano agenti a controllare che l’ordinanza sia rispettata. Non ha senso chiudere i giardini e i parchi cittadini, proprio perché non recintati. Mi affido al senso di responsabilità di ciascun fabrianese perché evitino le passeggiate il più possibile».

Il sindaco Santarelli rivela anche una criticità sanitaria. «Abbiamo difficoltà nel reperire tamponi a sufficienza rispetto alle nostre esigenze, ieri ne avremmo dovuti fare 23, ma siamo riusciti a farne solo 11. Il nostro ospedale si sta strutturando nel caso in cui ci fosse necessità di accogliere anche i Covid-19 positivi». A testimonianza di questo, attualmente, sono due le persone positive ricoverate all’ospedale Engles Profili di Fabriano, pazienti che dovrebbero essere trasferiti a breve nei presidi ospedalieri individuati dalla Regione Marche per Coronavirus positivi, visto che quello cittadino continua – per il momento – a essere un presidio ospedaliero No Covid-19. In ultimo, il sindaco porge le condoglianze da parte di tutta Fabriano alla famiglia del deceduto di Sassoferrato e legato al Coronavirus. «Esprimiamo tutta la nostra vicinanza alla famiglia. Così come ci stringiamo a tutti gli undici fabrianesi positivi al Covid-19 e alle persone in isolamento. Non siete soli», conclude Santarelli.

E proprio a Sassoferrato, il primo cittadino Maurizio Greci, ha annunciato un nuovo caso, il sesto complessivo. Si tratta di un uomo sulla 50ina operaio in un’azienda del territorio ricoverati da questa mattina in ospedale e, quindi, preso prontamente in carico dal Servizio sanitario nazionale che ha provveduto ad attivare le procedure del caso. Poiché l’uomo era in quarantena dal 9 marzo scorso, le autorità sanitarie, di concerto con il medico dell’azienda, non hanno ritenuto di applicare al sito produttivo nessuna restrizione. Dal canto suo, per una maggiore sicurezza, l’azienda ha comunque provveduto a una profonda sanificazione dello stabilimento.

Con profonda commozione, Greci ha confermato il decesso del concittadino risultato positivo, nei giorni scorsi, al Covid-19 e spirato ieri sera all’ospedale di Jesi. «L’Amministrazione comunale tutta esprime il più profondo cordoglio nei confronti dei familiari e si stringe intorno a loro e a tutta la comunità, in un momento così grave e difficile».

Cresce, anche in questo caso, il numero dei sassoferratesi in isolamento fiduciario e/o forzato, circa 50 persone. Greci conferma che si stanno facendo i controlli affinché la quarantena sia rispettata da loro e, in generale, da tutti i sassoferratesi. «Rinnovo il mio invito a rispettare l’ordinanza e limitare tutti gli spostamenti al massimo», conclude il Sindaco di Sassoferrato.