FABRIANO – Lega e Fratelli d’Italia intervengono sulla questione legata al cluster da Coronavirus sviluppatosi all’interno della Residenza protetta Santa Caterina di Fabriano. E non mancano le stoccate in direzione della consigliera regionale del Movimento 5 Stelle, Simona Lupini, che ha presentato un’interrogazione a risposta immediata sull’argomento, discussa martedì scorso – 17 novembre -, durante la seduta dell’Assise civica.
«Rimaniamo alquanto perplessi nel leggere le dichiarazioni rilasciate dalla consigliera regionale Lupini. Premesso che riteniamo non sia costruttivo in questo momento alimentare polemiche che possono solo che inficiare il già delicato lavoro di chi sta in prima linea, a partire dai medici, agli infermieri, fino al personale rimasto all’interno della struttura e che, pur comprendendo il dolore di chi ha perso una persona cara, non capiamo questa richiesta di “chiarezza” da parte di chi è stata la referente diretta della Struttura Protetta di Santa Caterina, in quanto Assessora ai Servizi Sociali fino alla sua elezione in consiglio regionale», attacca il direttivo di Fabriano di Fratelli d’Italia.
Che spiega. «Per la consigliera regionale Lupini dovrebbe già essere tutto chiaro in quanto dovrebbe conoscere a menadito i protocolli adottati in tale struttura. I mancati ricoveri infatti non vengono decisi da personale “laico” cioè non medico, bensì da medici che si consultano in tal senso e sulla base delle loro decisioni si perviene o meno ad un ricovero. Siamo invece perfettamente d’accordo sul fatto che andranno sanate eventuali lacune presenti nei protocolli sinora adottati, cosa che purtroppo, fino adesso, da parte di chi ha governato e in alcuni casi ancora governa, non è stata fatta e siamo perfettamente d’accordo nell’asserire che questa seconda ondata era più che prevedibile, ma che nulla è stato fatto, sia a livello locale che, soprattutto, nazionale».
Torna sull’argomento anche la consigliere regionale di Fabriano in quota Lega, Chiara Biondi. «Confermo la massima attenzione operativa da parte della Regione nei confronti della RSA Santa Caterina di Fabriano. Sia l’Assessorato alla sanità, guidato dal collega Saltamartini con cui mi confronto, che l’Asur stanno monitorando con soddisfazione gli effetti positivi di un protocollo di intervento che vede l’azione congiunta di Usca e personale specialistico del presidio ospedaliero fabrianese. Condivido sinceramente il dolore di chi ha perso i propri cari, non la strumentalizzazione politica di una criticità che, purtroppo, accomuna Fabriano a tante altre realtà nazionali che non hanno, purtroppo, ottenuto la stessa pronta risposta da parte delle istituzioni. Per gli ospiti di Santa Caterina non solo è d’obbligo garantire tutte le cure necessarie, ma anche quell’equilibrio psicologico che sempre più vediamo essere compromesso da un ricovero che seguirebbe la perdita forzata dei rapporti familiari già in atto destabilizzando ulteriormente i nostri anziani. Ringrazio il personale della RSA e quello Asur a supporto per la sensibilità umana e la professionalità che dimostrano quotidianamente», conclude la Biondi.