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Coronavirus, casi di sciacallaggio al nord. Croce Rossa: «Non ci sono attività di porta a porta, attenzione»

A Lecco si sono registrate truffe ai danni di persone anziane con la scusa di finti tamponi. Esiste un numero verde, ma è il paziente a dover chiamare

PESARO – Coronavirus, i truffatori in agguato. Sono stati già registrati casi a Lecco di persone che si spacciavano per medici e chiamavano gli anziani per effettuare dei tamponi a domicilio. L’obiettivo era quello di farsi aprire la porta per poi tentare di trovare oro e contanti. A Lecco gli sciacalli sono già entrati in azione. Nel nostro territorio non si registrano casi, ma le forze dell’ordine raccomandano attenzione e di chiamare i numeri attivati per effettuare dei controlli.

Il Governo e diverse regioni italiane hanno messo a disposizione dei cittadini un numero telefonico da contattare per i casi sospetti di coronavirus e per avere informazioni sul virus.

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Il telefono diventa quindi uno strumento fondamentale ed è bene informare soprattutto gli anziani dei possibili rischi di un uso distorto.

È stato ribadito che, in caso di sospetto contagio, non bisogna andare al Pronto Soccorso, per evitare di diffondere ulteriormente il virus, ma è necessario rivolgersi al proprio medico curante, che dovrà fare da filtro, o contattare uno dei numeri dedicati. Il numero di telefono messo a disposizione dal ministero della Salute è il 1500, gratuito da fissi e cellulari, istituito il 27 gennaio e attivo 7 giorni su 7, dalle 8 alle 20. In caso di problemi respiratori è comunque indicato di chiamare il 118, che valuterà le singole situazioni predisponendo l’intervento a domicilio con la possibilità di effettuare i test per verificare che si tratti effettivamente di contagio da coronavirus.

Dunque nessuna chiamata a casa di finti medici, ma è semmai il paziente che deve rivolgersi al numero verde o al 118.

A seguito di alcuni casi di truffa al nord Italia, la Croce Rossa Italiana, informa la cittadinanza che “non è stata emanata alcuna attività porta a porta per effettuare test con tampone orale per la rilevazione di contagio di Corona Virus COVID-19.

Tali attività non hanno perciò nulla a che vedere con Croce Rossa e gli individui che le realizzano, benché in divisa, non appartengono alla nostra Associazione e hanno il solo scopo di introdursi in maniera illegittima nelle abitazioni, con intenti di sciacallaggio. Si raccomanda dunque, nel caso si riceva una visita, di non accogliere in casa suddetti individui e di contattare immediatamente le forze dell’ordine” questa la nota diffusa dalla Croce Rossa.