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Coronavirus: Castelfidardo potenzia i controlli e aspetta le mascherine dalla Cina

Un dono dalla città di Tianjun andrà a compensare la carenza dei presidi. Nel frattempo, al centro dell’interesse del Comune c’è anche la situazione dei decessi avvenuti nella Residenza Mordini, casa di riposo gestita da Cooss Marche

I controlli lungo la statale tra Osimo Stazione e Castelfidardo
I controlli lungo la statale tra Osimo Stazione e Castelfidardo

CASTELFIDARDO – Sono stati intensificati i controlli sul territorio e nelle strutture di Castelfidardo per far fronte all’emergenza Coronavirus. Sulle strade a oggi (20 marzo) la Polizia locale ha controllato 438 persone e 202 attività commerciali in meno di una settimana. Il servizio di vigilanza è stato esteso anche alla fascia serale e notturna.

Al centro dell’interesse del Comune di Castelfidardo c’è anche la situazione all’interno della Residenza Mordini, casa di riposo gestita da Cooss Marche. Riguardo ai decessi avvenuti nell’ultima settimana, la Cooss dichiara che per quanto di sua conoscenza non ce ne sono stati riconducibili al Coronavirus.

Il sindaco Roberto Ascani aggiunge: «Ho interloquito con i responsabili della struttura e sto attendendo un riscontro ufficiale alla richiesta di chiarimenti generale inoltrata anche alle autorità competenti. È stata poi formalizzata una richiesta di tampone estesa a tutti gli asintomatici presenti nella struttura. A beneficio dei soli familiari, la Cooss Marche su sollecitazione dell’Amministrazione ha deciso di attivare un numero dedicato».

Il comune riceverà da un’azienda cinese della città metropolitana di Tianjin una donazione di mascherine. Nel contempo due aziende tessili di Castelfidardo si sono mosse per convertire la propria attività proprio alla produzione di maschere da distribuire alla comunità locale.

Proseguono poi gli interventi di sanificazione in seno alla Polizia Locale che ha organizzato un ulteriore ambiente per effettuare la decontaminazione dei dispositivi di protezione individuale in uso al personale dei servizi sanitari essenziali.

In merito alla più volte richiesta disinfestazione delle strade e delle aree pubbliche, la posizione assunta dal sindaco Ascani a non procedere già suffragata da pareri medici, è stata validata dall’Ispra, istituto superiore per la Protezione e la ricerca ambientale, che ha confermato la dubbia utilità di tale intervento individuando anzi elementi potenziali di danno all’ambiente e alle persone.