CASTELFIDARDO – L’iniziativa può sembrare l’evoluzione del famoso “caffè sospeso”, antica usanza partenopea di lasciare al bar un caffè pagato per chi non può permetterselo. In tempi di Coronavirus, l’idea è stata riproposta in versione pacchi alimentari, si è diffusa in tutta Italia ed è arrivata anche a Castelfidardo, dove nei giorni scorsi sono comparsi alcuni sacchetti della spesa sulle panchine di Porta Marina.
Autore del gesto il 25enne Matteo Verduzzi, titolare del negozio di ortofrutta “Verduzzi healthy food” con sede in via Donizetti. «Ho voluto regalare un’opera di bene alla bellissima città di Castelfidardo a cui devo tanto e ai suoi cittadini più bisognosi – ci spiega Matteo -; non è tantissimo ma ho garantito almeno un pranzo a chi ne ha bisogno».
Le istruzioni da seguire sono semplici e si basano sulla fiducia reciproca oltre che sul senso di solidarietà. «Se lo trovi e ne hai bisogno, PRENDILO! – scrive su Facebook -. Se lo trovi ma non ne hai bisogno ti prego di lasciarlo lì! Se lo trovi e sai già a chi darlo perché ne ha bisogno: PRENDILO!».
Matteo è di origini pugliesi e si è trasferito a Castelfidardo dal 2016, quando ha preso in mano l’attività del padre. «Ho cercato un modo per fare solidarietà tutelando la privacy delle persone – spiega – e ho scelto Porta Marina perché ci si arriva facilmente in auto ed è molto frequentata dalle persone anziane che spesso sono quelle con più difficoltà».
L’emergenza Coronavirus ha messo in ginocchio molte famiglie anche a Castelfidardo, dove l’amministrazione comunale si è fin da subito attivata per consegnare i buoni spesa alimentari finanziati dal governo, con 306 richieste già soddisfatte e altre già in cantiere. Le domande potranno infatti pervenire fino alle ore 14 di oggi 24 aprile. «Questa condizione dovuto al Covid-19 ha davvero creato uno squilibrio nella nostra società – commenta Matteo Verduzzi – rimangono in piedi solo le persone che hanno un lavoro ben strutturato, ma tantissimi che vivevano di lavoro occasionale sono rimasti isolati. Ho visto dei dati spaventosi. Noi fortunatamente riusciamo a sopravvivere e sin da piccolo mi hanno insegnato a condividere con chi ha più bisogno».
Ora l’iniziativa verrà replicata anche in altre città. «Sono felice di aver fatto questo primo passo – conclude – e spero di aver trasmesso qualcosa ad altri commercianti per fare altrettanto. Vorrei replicare in altre città dove i nostri prodotti arrivano già con la piattaforma di e-commerce. Credo che la prossima tappa sarà Ancona».