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Coronavirus, Marche: Ceriscioli firma ordinanza chiusura negozi nei festivi

Serrande abbassate nei supermercati e negozi di prima necessità a Pasqua, Pasquetta e 1° maggio. Il presidente della Regione: «Chiedo ai marchigiani di non mollare»

Il presidente regionale Luca Ceriscioli

ANCONA – Negozi di generi alimentari e supermercati chiusi a Pasqua, Pasquetta e 1° maggio. A stabilirlo l’ordinanza siglata nella giornata di oggi dal presidente regionale Luca Ceriscioli. Oltre ai negozi alimentari, dovranno restare chiusi anche quelli di prima necessità presenti negli esercizi commerciali di vicinato, nella media e grande distribuzione. Unica eccezione concessa per farmacie, parafarmacie, edicole, tabaccai e aree di servizio, che potranno restare aperti. Obiettivo, ridurre il rischio di assembramenti che con le aperture festive potrebbero costituire occasione di uscita per le persone. Insomma Ceriscioli non molla di una virgola sulle misure restrittive per limitare la diffusione dell’epidemia. Sarà consentita l’attività di consegna a domicilio nei giorni di Pasqua (12 aprile), 25 aprile e 1° maggio.

«Mi rendo conto che il clima e le giornate di festa, insieme alle notizie che in qualche modo ci inducono a sperare per il bene, rendono ancora più pesante il sacrificio di restare in casa dopo tanti giorni di “clausura” – commenta il presidente Ceriscioli – , ma chiedo ai marchigiani di non mollare, di essere ancora uniti in questa lotta al virus che vogliamo e sappiamo combattere tutti insieme. Non abbassare la guardia è ancora necessario, anzi proprio in questa fase è più che mai indispensabile».

Inoltre il presidente chiarisce di aver disposto la chiusura dei negozi anche a tutela dei lavoratori di questi esercizi commerciali che in questo modo potranno godere delle giornate di festa con le loro famiglie. «Vogliamo ricordare e ringraziare anche loro, che hanno garantito le aperture e si sono messi a completa disposizione spesso dei più deboli o degli anziani soli con le spese a domicilio – ha detto – . Gesti generosi di cui occorrerà ricordarsi concretamente quando tutto sarà passato. Un grazie quindi a tutti i marchigiani che hanno dimostrato nella grandissima maggioranza una maturità di comportamenti e un senso di responsabilità esemplari. Continuiamo così, per il nostro bene».