FABRIANO – Altro cluster da Coronavirus in una struttura residenziale a Fabriano: 7 ospiti positivi su 17, ma si attende ancora l’esito degli altri tamponi. Si tratta del centro residenziale per disabili adulti Buona Novella. Si aggiunge a quanto sta accadendo all’interno alla residenza protetta di Santa Caterina dove risultato contagiati 42 ospiti su 55, tre sono ricoverati in ospedale e altri due nella Rsa.
«I numeri sono certamente preoccupati, ma la soglia di attenzione è massima», commenta il direttore dell’Area Vasta 2, Giovanni Guidi. «Per quel che riguarda il centro residenziale Buona Novella ci stiamo muovendo considerando tutti come positivi al Coronavirus, a prescindere dall’esito dei tamponi. Al momento, sono asintomatici. Quindi, sono tutti in isolamento in camera, pasti in stanza, distanziamento massimo e presenza costante dell’unica Usca dell’Ambito 10 e monitoraggio continuo da parte del distretto sanitario».
Lo stesso per Santa Caterina. «Qui, stiamo utilizzando l’Usca per monitoraggio costante in collaborazione con medicina generale dell’ospedale Engles Profili di Fabriano. È stato sanificato tutto il piano terra e implementata la dotazione di saturimetri, oltre ad aver identificato e rafforzato i percorsi sporco-pulito per vestizione e svestizione degli operatori sanitari e non solo».
Fabriano rischia di divenire “zona rossa”? «Per adesso la situazione la giudichiamo sotto controllo, ma c’è massima attenzione», dichiara Guidi.
Dunque, soglia di attenzione a livelli alti, visti i numerosi contagi da Coronavirus che si sono registrati in città. E l’ospedale di Fabriano rischia di andare sotto pressione. «È stato confermato dalla Regione come l’Engles Profili sia un ospedale no-Covid. Ci stiamo attrezzando con l’ufficio tecnico per implementare davanti al Pronto soccorso dell’ospedale di Fabriano, ma anche di Jesi e Senigallia, i posti letto per le osservazioni breve. In pratica dei moduli, dei container, da 6/8 posti letto». La struttura di Fabriano, entro pochi giorni, dovrebbe essere posizionata vicino all’ingresso delle ambulanze.
Le notizie che giungono dal presidio ospedaliero cittadino sono all’insegna della difficoltà. Il Pronto soccorso ha circa tre posti letto come area grigia e si sta cercando di vagliare l’ipotesi per l’apertura di un’area grigia più grande nei locali attualmente ospitati dall’Hospice. «Ne stiamo ancora discutendo», conferma il direttore dell’Area Vasta 2, Giovanni Guidi. «L’Hospice era stato penalizzato da marzo a maggio scorsi per tutta una serie di attività. Il valore della vita deve avere il giusto riconoscimento e, quindi, è per questo motivo che ancora non è stata presa una decisione definitiva. Di certo è che ci siamo attrezzati affinché molti reparti dell’Engles Profili abbiano al loro interno delle micro zone grigie», conclude Guidi.
Un rischio, ovviamente, per l’intero presidio sanitario di Fabriano, spalmando le aree grigie in molti reparti ospedalieri. Certamente per gli operatori sanitari costretti a utilizzare sempre e comunque tutti i dispositivi di protezione individuale, anche se magari non c’è effettivamente necessità, anche aggravio di costi, ovviamente. Ma, al momento, le decisioni dell’Area Vasta vanno in questa direzione, nonostante qualche malumore interno che filtra dal nosocomio fabrianese.