ANCONA – Un fondo di emergenza da 14,2 milioni di euro a sosteno di imprese e lavoratori autonomi. Il via libera è arrivato nella seduta consiliare di ieri ed è stato ratificato stamane dal presidente regionale Luca Ceriscioli. La Regione Marche è così la prima in Italia a dotarsi di una legge che prevede misure urgenti per il sostegno alle attività produttive colpite dal lockdown imposto per limitare la diffusione dell’epidemia di Coronavirus.
La legge istituisce un fondo da 14,2 milioni per imprese e per autonomi che hanno subito una crisi di liquidità, basato su incentivi al sistema creditizio. Risorse che saranno disponibili dal 14 aprile presso i Confidi. Si tratta di 11,7 milioni per prestiti a tasso agevolato e 2,5 milioni per contributi a fondo perduto, per abbattere il costo degli interessi e delle garanzie richiesti per l’accesso ai finanziamenti.
Inoltre prevede un ampliamento del credito che passa da 25 mila a 40 mila euro svincolato dalla percentuale di fatturato ed ulteriormente allargabile a 50 mila euro per le imprese che fanno nuovi acquisti, sia materiali che immateriali, per il rilancio e la diversificazione delle attività, e fino a 5 mila euro per i lavoratori autonomi. Il prestito, con durata di 72 mesi, prevede 24 mesi di preammortamento.
«E’ molto importante in un momento come questo l’impegno delle istituzioni per far ripartire l’economia del nostro territorio – ha commentato Luca Ceriscioli – . Abbiamo dato un segno concreto approvando in pochi giorni e rendendo immediatamente esecutiva una legge che mette in campo 14,2 milioni per dare liquidità alle imprese, un piccolo segno rispetto a tutto quello che servirà mettere in campo, ma essere riusciti a farlo prima di tutti gli altri prima dell’imminente festività di Pasqua assume per noi un valore simbolico straordinario».
Sul fondo da 14,2 milioni di euro, 4 milioni sono stati messi a disposizione dalla Regione, 4,3 milioni da Camera di Commercio e Province e 5,8 milioni provengono dal cofinanziamento dei Confidi: 11,7 milioni saranno destinati all’erogazione di prestiti fino a 40 mila di euro a tasso di interesse agevolato non superiore all’1%.
Un tasso che l’assessora all’Industria e Attività Economiche Manuela Bora ha definito «significativamente più basso di quello previsto dal Decreto Liquidità per prestiti fino a 25 mila euro (superiore all’1,2%) e di quello di mercato delle banche per prestiti di dimensioni superiori (tra il 2,5 e il 3,5%)».
Gli altri 2,5 milioni del fondo serviranno invece per abbattere il costo degli interessi e delle garanzie richiesti per accedere ai finanziamenti nel sistema creditizio per crediti fino a 150 mila euro. Un meccanismo che consente in caso di necessità di attivare prestiti per ulteriori 30,6 milioni.
«Questo fondo serve a rendere gestibile un periodo di transizione – prosegue la Bora – in attesa che i provvedimenti del governo siano applicati dalle banche e queste mettano a disposizione la liquidità necessaria alle imprese. Proprio quegli aiuti, impressionanti per quantità ma soggetti a regole che non consentono di poterne usufruire nell’immediato, rischiano di lasciare senza risorse soprattutto migliaia di micro e piccole imprese e di lavoratori autonomi della nostra regione» .
«Gli imprenditori hanno detto all’unanimità: l’accesso al credito, il pronto cassa sono complicati. La Regione Marche – conclude – ha risposto: zero burocrazia pubblica e 14,2 milioni subito. Mi aspetto dai confidi uno sforzo straordinario per rispondere velocemente a una straordinaria richiesta di intervento che arriverà nei prossimi giorni e ho avuto rassicurazioni che la liquidità sarà erogata nel giro di una settimana» .