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Coronavirus, crescono i contagi. Ceriscioli chiude le scuole

Il presidente della Regione Marche ha varato una nuova ordinanza di sospensione delle attività scolastiche di ogni ordine e grado e delle manifestazioni pubbliche

Luca Ceriscioli
Il presidente Luca Ceriscioli mentre firma l'ordinanza regionale, 25 febbraio 2020

ANCONA – Scuole nuovamente chiuse nelle Marche come misura per limitare la diffusione del Coronavirus. A comunicarlo il presidente regionale Luca Ceriscioli che ha varato poco fa una nuova ordinanza di sospensione delle attività scolastiche di ogni ordine e grado e delle manifestazioni pubbliche a partire dalla mezzanotte del 4 marzo fino alle ore 24 dell’8 marzo, su tutto il territorio regionale.

«Visto l’aggravarsi della situazione – ha dichiarato Ceriscioli – , poiché nelle Marche siamo arrivati a due decessi e oltre 60 casi di Coronavirus, diffusi principalmente nella provincia di Pesaro Urbino, oggi estesi anche nelle province di Ancona e Macerata, emettiamo una nuova ordinanza».

Ad Osimo scuole chiuse fino al 10 marzo invece per la sanificazione dei plessi scolastici e delle relative palestre presenti nel territorio osimano. A comunicarlo è stato il sindaco di Osimo Simone Pugnaloni che ha adottato la misura per «permettere di svolgere al meglio il procedimento di igenizzazione».

La Regione fa sapere che attualmente (3 marzo) nelle Marche sono 61 le persone risultate positive al Coronavirus, 9 delle quali sono ricoverate in terapia intensiva, 28 in malattie infettive e 22 in isolamento domiciliare.

Per quanto riguarda la distribuzione sul territorio regionale, nella provincia di Pesaro Urbino 26 sono a Pesaro, 10 a Fano, 5 in Vallefoglia, 4 a Urbino, 2 a Montecalvo in Foglia, 2 a Cartoceto, 2 a Gabicce, 1 a Colli al Metauro, 1 a Tavullia, 1 a Sassocorvaro, 1 a Sassofeltrio. In provincia di Ancona sono 3 positivi ad Ancona e 1 ad Osimo, mentre in provincia di Macerata ci sono 1 caso a Macerata e 1 a Matelica.

Intanto agli Ospedali Riuniti di Ancona hanno sospeso le ferie per il personale sanitario, tecnico ospedaliero e universitario sia di Torrette che del Salesi fino alla fine di marzo come misura per fronteggiare un eventuale incremento dei casi positivi. Per la stessa ragione stanno predisponendo una riduzione dell’afflusso dei pazienti per non creare assembramenti all’interno delle strutture: in previsione c’è il rinvio degli appuntamenti di diagnostica per immagini non urgenti.