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Coronavirus, la bozza del decreto: chiusa Pesaro e Urbino e altre province. Spostamenti bloccati

Si va verso misure drastiche per evitare la diffusione del contagio. Il sindaco di Pesaro, Matteo Ricci: «Teniamo duro, usciremo anche da questa situazione. Faremo ciò che serve per sconfiggere il virus e ripartire»

PESARO – Verso misure drastiche per evitare la diffusione del Coronavirus. È ancora in bozza il nuovo decreto del governo che prevede misure di contenimento importanti: chiusa la Lombardia e altre 11 province italiane tra cui Pesaro e Urbino. Spostamenti bloccati in entrata e uscita, permessi solo in caso di emergenza. Chiuse palestre, piscine e centri benessere, musei, centri culturali e centri commerciali aperti solo dal lunedì al venerdì.

Nell’articolo 1 del nuovo decreto del governo compare il divieto di ingresso e di uscita dalla Lombardia e da altre 11 province, e l’estensione delle zone controllate a Piemonte ed Emilia-Romagna. Nel dettaglio, le province diventate “zona rossa” sono le seguenti: Modena, Parma, Piacenza, Reggio Emilia, Rimini, Pesaro e Urbino, Venezia, Padova, Treviso, Asti e Alessandria.

Il sindaco di Pesaro Matteo Ricci commenta: «Pare che la Protezione Civile e il Ministero della Salute stiano ridefinendo i criteri di contenimento per il Coronavirus, inasprendo le misure per 11 province italiane in più.
Pare ci siano anche Rimini e Pesaro e Urbino a finire in zona non rossa ma di ulteriore contenimento (o qualcosa di simile). Ora abbiamo informazioni parziali. Teniamo botta – dice con una tipica espressione pesarese -. Forza Pesaro, usciremo anche da questa situazione. Se verrà ritenuto fondamentale, faremo tutto ciò che serve per sconfiggere il virus e ripartire».