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Coronavirus, le scuole restano chiuse nelle Marche. Ceriscioli vara nuova ordinanza: «I casi sono sei»

Dopo che il Tar Marche aveva stoppato il provvedimento varato due giorni fa dalla Regione, il presidente ha emesso nuove misure restrittive in linea con le precedenti

Luca Ceriscioli
Il presidente Luca Ceriscioli mentre firma l'ordinanza regionale, 25 febbraio 2020

ANCONA – Nuova ordinanza del presidente delle Marche Luca Ceriscioli, che sospende nuovamente le attività scolastiche e le manifestazioni di pubblico spettacolo per contrastare la diffusione del Coronavirus. Dopo la decisione del Tar Marche, che con decreto urgente del suo presidente nel pomeriggio di oggi (27 febbraio) aveva stoppato il provvedimento varato due giorni fa dalla Regione Marche che chiudeva le scuole fino al 4 marzo, Ceriscioli va di contromossa. E motiva la nuova ordinanza spiegando che i casi di contagio sono arrivati a sei, nella provincia di Pesaro e Urbino, e 94 persone sono in osservazione. «Un’accresciuta situazione in termini di complessità, che vogliamo affrontare con decisione e senso di responsabilità» ha dichiarato Ceriscioli.

Le scuole dunque restano ancora chiuse, così come musei, cinema, teatri, e resta in vigore lo stop alle manifestazioni di pubblico spettacolo.

La nuova ordinanza è valida fino alle 24 di sabato 29 febbraio, «con le stesse indicazioni e misure dell’ordinanza precedente» precisa il presidente della Regione Marche, spiegando che vedrà il «da farsi con l’evoluzione della situazione».

Il presidente ha anche detto di non aver ricevuto garanzie dal Governo che non venga impugnata la nuova ordinanza. «Quindi ho preferito indicare un periodo di chiusura breve, compatibile con il buon senso e con uno spirito di risposta adeguati alla situazione in corso. Credo che rinunciare a una settimana di scuola valga la pena, quando in gioco c’è la sicurezza e l’incolumità pubblica».

Ecco le motivazioni di Ceriscioli: 

https://www.facebook.com/lucacerisciolipresidente/videos/1701950106614357/

Nella nuova ordinanza, firmata questa sera dal presidente regionale, risulta che dei 6 casi di Coronavirus. 5 dei quali devono essere ancora confermati dallo Spallanzani di Roma, 2 sono ricoverati in rianimazione. Inoltre delle 94 persone in isolamento domiciliare fiduciario, 41 si trovano nella provincia di Pesaro-Urbino, 20 in quella di Ancona, 17 nella provincia di Macerata, 5 in quella di Fermo e 11 nella provincia di Ascoli Piceno.