LORETO – Un messaggio di speranza in questo difficile momento di emergenza è arrivato ieri, 30 marzo, in diretta su Rai Uno a Storie italiane, programma televisivo le cui telecamere si sono collegate via Skype con l’arcivescovo delegato pontificio di Loreto monsignor Fabio Dal Cin.
Il 2020 è un anno importante per Loreto, anno giubilare. «È un Giubileo inedito ma più che mai necessario. Cerchiamo di animare con la fede questo momento, anche se la mancanza di contatto ci crea sofferenza. La Chiesa non è fatta solo di strutture ma di relazioni, bisogna tenerle vive», ha detto l’arcivescovo alla conduttrice Eleonora Daniele. Poi è partita la panoramica della città deserta, sovrastata dal santuario.
Il Giubileo è stato concesso a Loreto da papa Francesco. È stato inaugurato lo scorso 8 dicembre con l’apertura della Porta Santa in basilica e si chiuderà il 10 dicembre. La città mariana è al centro del mondo per un anno e si era apprestata ad accogliere migliaia di fedeli.
Il cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato vaticano, ha presieduto la celebrazione di apertura della Porta con una grande cerimonia di speranza. La preghiera del Giubileo è stata composta ed è una dedica al “volo” degli aerei. C’è anche il logo dedicato al centenario della proclamazione della Madonna di Loreto, patrona degli aeronauti. La Madonnina nera infatti è la patrona di tutti coloro che viaggiano in aereo ma al tempo della sua proclamazione chi volava erano principalmente i militari e per questo fin dalla sua fondazione l’Aeronautica militare l’ha onorata.
Non è stato cancellato nulla finora, sono cambiate soltanto le modalità di alcuni eventi importanti, primo fra tutti proprio la commemorazione per il centenario della Patrona dell’Aeronautica, con la celebrazione eucaristica all’interno della Santa Casa presieduta dall’Arcivescovo Delegato pontificio, senza partecipazione di popolo, e la proclamazione dell’Atto di affidamento alla Madonna di Loreto di tutta l’Aeronautica civile e militare.
Tutte le parrocchie del territorio si stanno organizzando per la Pasqua, visto che non sarà possibile celebrare i riti. La prima a mettersi in moto è quella del Cristo Re di Numana che ha concepito già per questa domenica, delle Palme, 5 aprile, la preghiera comunitaria e chiesto di decorare i terrazzi con ghirlande e foglie verdi.