JESI – Sì alle passeggiate. Da oggi, 4 maggio, è possibile tornare a muovere le gambe all’aria aperta. Ovunque, al netto di alcune limitazioni comunali relative, ad esempio, ai parchi. E c’è già chi, giustamente, ne ha approfittato. Ma c’è ancora tanta, troppa, confusione sulle misure adottate, che costringeranno le forze dell’ordine e la Polizia locale a interpretare caso per caso. Con annesse proteste.
Passeggiate e corsa, individualmente o no? Con o senza mascherina? Secondo il decreto del presidente regionale n. 143 del 30 aprile 2020, tale attività è consentita in solitaria e usando i dispositivi di protezione indiviuale. «È consentito lo spostamento individuale per attività motoria e attività all’aria aperta, anche con bicicletta,unità da diporto o altro mezzo, in tutto il territorio comunale di residenza o dimora – si legge -, con divieto di assembramenti e con l’obbligo di rispetto della distanza di due metri dalle persone, salvo quelle accompagnate in quanto minori o non-autosufficienti utilizzando mascherine e guanti o garantendo l’igiene con idoneo liquido igienizzante. In generale sono consentite le attività motorie sportive svolte in maniera individuale sempre nel rispetto delle norme di precauzione del distanziamento sociale e dell’utilizzo dei DPI per quanto applicabili».
Sul sito della regione Marche, per ulteriore chiarezza, rimandano alle F.A.Q. (acronimo inglese che sta per “domande frequenti”) fornite dal governo. E diventa tutto meno chiaro, purtroppo. «È consentito fare attività motoria o sportiva?», il quesito. E la risposta: «L’attività sportiva e motoria all’aperto è consentita solo se è svolta individualmente, a meno che non si tratti di persone conviventi. A partire dal 4 maggio l’attività sportiva e motoria all’aperto sarà consentita non più solo in prossimità della propria abitazione. Sarà possibile la presenza di un accompagnatore per i minori o per le persone non completamente autosufficienti. È obbligatorio rispettare la distanza interpersonale di almeno due metri, se si tratta di attività sportiva, e di un metro, se si tratta di semplice attività motoria. In ogni caso sono vietati gli assembramenti. Al fine di svolgere l’attività motoria o sportiva di cui sopra, è consentito anche spostarsi con mezzi pubblici o privati per raggiungere il luogo individuato per svolgere tali attività. Non è consentito svolgere attività motoria o sportiva fuori dalla propria Regione».
Ricapitolando, insomma, secondo le delucidazioni governative, nessun riferimento alle mascherine e ai guanti, oltre alla possibilità di passeggiare e correre con i propri figli o i coniugi, se abitano all’interno della stessa abitazione/appartamento, e addirittura la possibilità di spostarsi fuori dal Comune per andare a correre, ad esempio, in spiaggia. Ma non ad Ancona, ovviamente, perché la sindaca Valeria Mancinelli ha deciso di chiuderle fino al 18 maggio. Si prevedono multe e relative proteste, dunque.