FABRIANO – Anche all’ospedale di Fabriano ci si inizia ad attrezzare per un eventuale, e certamente non auspicato, approdo del Coronavirus in città e nel comprensorio di riferimento. Vengono riprogrammate tutte le visite ambulatoriali di categoria D e P. Mentre quelle U e B continueranno a essere espletate.
Non si parla, invece, ancora del posizionamento della tenda pre-triage per evitare che un potenziale infetto possa venire a contatto direttamente con la struttura ospedaliera, si legga Pronto soccorso. Onestamente non si comprende perché ancora non sia stata portata avanti questa sacrosanta misura di sicurezza.
Periodo difficile a livello psicologico e sanitario anche a Fabriano, eppure sembra che in alcuni casi non si sia ancora compresa fino in fondo l’alta capacità di contagio del Covid-19. Vero che il tasso di mortalità non è elevatissimo, ma le nuove misure decise dal Governo Conte, secondo alcuni medici epidemiologici probabilmente in leggero ritardo, dovrebbero questa volta ben fotografare cosa si può fare e cosa, invece, non si dovrebbe fare.
Alle arcinote misure preventive diffuse da tutte le istituzioni a qualsiasi livello, si dovrebbe aggiungere una prudenza maggiore di ciascuno per non essere infettati e per non divenire, soprattutto, un veicolo di infezione per terzi, categorie deboli in primis. A iniziare dal ricorrere alle cure dei sanitari dell’ospedale Engles Profili di Fabriano.
Da oggi, infatti, sono state istituite nuove misure – che dovrebbero essere ampliate nei prossimi giorni – per cercare di ridurre drasticamente gli arrivi nei vari reparti. Vale a dire, la riprogrammazione di tutte le attività ambulatoriali delle visite programmate di categoria D e P, da effettuarsi rispettivamente entro 30 ed entro 180 giorni. Mentre rimangono con i tempi stabiliti, le visite programmate di categoria U e B, rispettivamente entro 72 ore ed entro 10 giorni.
Inoltre, sembra che la Regione Marche abbia individuato nella Rianimazione dell’ospedale di Camerino, una nuova struttura ospedaliera dove procedere ai ricoveri dei pazienti affetti da Coronavirus, in caso di saturazione delle strutture regionali che già assolvono a questo compito. Il passo successivo, con l’aggravarsi ulteriormente del quadro a livello marchigiano, potrebbe riguardare anche l’Engles Profili di Fabriano. In tal senso, sarebbero allo studio misure preparatorie da adottarsi entro brevissimo tempo.
Quindi, l’invito dei sanitari del presidio ospedaliero cittadino è di attenersi scrupolosamente a tutte le misure prudenziali anti-contagio, ivi comprese quella di non recarsi al Pronto soccorso, ma di contattare il proprio medico.
Resta, però, il fatto che la tenda e/o il container pre-triage dovrebbe essere già presente davanti al nosocomio fabrianese. Perché questa misura non viene chiesta dalle istituzioni locali?