SASSOFERRATO – Pensare alle categorie più fragili in questa Fase 2 legata alla pandemia da Covid-19. A Sassoferrato, tantissime le iniziative per gli anziani e per i bambini: un modo per cercare di non farli sentire soli e di fornirgli una parvenza di normalità nei tempi del Coronavirus.
L’Associazione Alzheimer Marche Onlus, sezione locale, sempre attiva e attenta alle problematiche degli anziani e dei loro familiari, ha deciso di sfruttare al meglio le potenzialità del web. Il progetto ha un motto “La Forza di non essere soli”: «Abbiamo intrapreso – spiegano gli operatori – una serie di iniziative virtuali, con lo scopo di continuare a far sentire la propria vicinanza agli anziani e alle loro famiglie. Visitando la pagina Facebook Associazione Alzheimer Marche onlus sarà possibile visionare una serie di video contenenti delle attività facilmente riproducibili a casa. Queste attività mirano a mantenere allenata la mente dei nostri cari, stimolandoli cognitivamente, ma anche a condividere con loro momenti di svago».
Anche la ginnastica dolce si è spostata online. L’Associazione Alzheimer Marche ha deciso di garantire tre incontri settimanali fruibili in diretta Facebook. Infine, è sempre attivo lo Sportello telefonico, attivo dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 13, per offrire ascolto, supporto e informazioni alle persone che ne avranno bisogno.
A Sassoferrato si pensa anche ai bambini. Al Centro per l’Infanzia l’Aquilone si sono inventati un percorso per fare compagnia ai più piccoli. Il percorso virtuale, fatto di video tutorial di attività, canzoni e letture pubblicati nella pagina Facebook, ha preso il via e i bambini del nido, ma anche molti altri che, grazie ai social, possono entrare in contatto con la pagina Facebook, stanno imparando a vivere in modo nuovo questo tempo. «Il personale educativo del Centro per l’Infanzia “L’Aquilone” sta cercando di mantenere attiva la pagina Facebook della struttura, attraverso immagini relative ai momenti educativi e di attività ludiche di repertorio, pubblicazione di articoli che parlano d’infanzia e di educazione. Non solo, abbiamo pensato di realizzare dei video per raccontare storie ai bambini o per mostrare alcuni giochi da poter fare a casa», evidenzia la coordinatrice Marzia De Silvestri.
I genitori hanno apprezzato molto tutto questo, incoraggiando le educatrici a continuare. «L’improvvisa chiusura della struttura ha provocato un distacco brusco e ai bambini è venuta meno quella quotidianità fatta di relazioni tra coetanei e educatrici che a molti riempiva la giornata. Pensiamo – conclude la De Silvestri – che sia dunque importante mantenere un minimo di contatto per dimostrare che il nido continuerà a occuparsi, se pur con ovvie difficoltà, delle famiglie».