JESI – “Corriere del pomeriggio” è il titolo dell’ultimo libro, ancora in cantiere, di Corrado Olmi, “jesino schietto”, che nelle vesti di scrittore – senza aver abbandonato, comunque, quelle di attore, scenografo, regista, pittore, cantante – ha deciso di dedicare agli Onafifetti.
E il motivo è semplice: il “nostro” gruppo storico di teatro-cabaret compirà il prossimo anno il mezzo secolo di vita, toccando le 50 primavere vissute a raccontar di parole di suoni e di canto questa nostra vita. Specialmente jesina.
Con le sue storie quotidiane fatte di volti, di cose, di azioni, di leggende, di luoghi. Sempre condite da satira mordente spruzzata di magica ironia, che ti fanno sorridere e ridere anche se, a volte, il sospetto che qualcuno vorrebbe prenderli a schiaffi è forte.
Loro, gli Onafifetti, sono fatti così. Giovanni Filosa, Mario Sardella, Piergiorgio Memè. In epoca moderna validamente spalleggiati al pianoforte dalla bravissima Marta Tacconi.
E quando Olmi, invitandoli pochi giorni fa, «fuori dalle turbolenze romane», nel suo “buen retiro” di Falconara, li ha resi edotti, mostrandogli in anteprima le pagine del libro, loro sono caduti dalle nuvole.
«In effetti – spiega Giovanni – nessuno ci aveva dedicato mai niente: né una piazza, né un vicolo, né un teatro, né una vittoria a burraco. E con moto di falsa modestia glielo abbiamo chiesto: ma perché?».
«Perché – ha risposto Olmi – nell’aprile del 2018 festeggerete 50 anni della vostra carriera e, quindi, fate parte della storia cultural-civic-ironic della Città di Jesi».
Ne è passata di acqua sotto i ponti «mamma mia se eravamo piccoli e incoscienti! Così – dice ancora Giovanni – abbiamo letto in anteprima il libro, ancora privo delle famose illustrazioni di Corrado e poi, come il nostro Olmi è uso fare, una pasta e un fritto di mare dagli amici Ledi e Bashkim».
«Anche perché – sottolinea Mario Sardella – a tavola non si invecchia e da quel che si è visto a Falconara, sembrerebbe proprio vero. Corrado, coi suoi 91 anni, è in forma smagliante».
E così, dopo il pienone del 31 marzo scorso al Teatro Pergolesi con lo spettacolo “A qualcuno piace calvo“, agli Onafifetti toccherà porre mano a un nuovo copione, «mettersi sotto anche per il cinquantesimo».
Anticipazioni? Intanto il prossimo dicembre «prima che passi la metà e finisca la fine», ci sarà a Jesi la presentazione del libro “Corriere del pomeriggio”, presentazione alla quale «parteciperemo in massa, Onafifetti ed ex, convenuti dal monte e dal piano».
Quindi, lo spettacolo del cinquantesimo degli Onafifetti, altro argomento all’ordine del giorno nell’incontro gastronomico con Corrado Olmi, che sarà fra gli ospiti insieme a quanti hanno collaborato, negli anni, col gruppo jesino: parecchi, bravi e conosciutissimi.
«Dovremo calcare la scena, per l’occasione, il prossimo aprile – sostiene Giovanni – proprio a 50 anni esatti dalla prima esibizione al Pergolesi degli ex (da un po’…) ragazzi scapestrati, che avvenne nell’aprile 1968. Ci stiamo lavorando, sarà una festa per tutta la città di Jesi, da sempre “personaggio” principale della nostra satira».