OSIMO – L’Atletica amatori Osimo Bracaccini “esce allo scoperto” dopo il caso che l’ha investita. L’Assist, associazione nazionale atlete, ha puntato il dito contro la “Bracaccini” per aver organizzato la gara di cross nazionale a Osimo con premi differenti per gli atleti maschi e femmine a vantaggio dei primi, tacciando la gara come “discriminatoria”.
«Il tam tam mediatico della settimana scorsa ha mosso e scosso l’importante gara di corsa campestre del quinto “Trofeo Valmusone”, ultima prova di un trittico di gare valide per la selezione ai campionati europei di corsa campestre. Questo evento sportivo, che porterà a Osimo il 26 novembre i migliori specialisti del cross nazionale, ha corso un serio rischio di essere annullato da parte nostra – dicono gli organizzatori -. Tutto ciò è stato scongiurato, grazie all’inattesa cordata di sostegno con in testa l’Amministrazione comunale di Osimo, la Federazione italiana di atletica leggera, il Panathlon club distretto 280 di Osimo e le ditte Isaxis, Società di costruzione Duebi, Geox shop di di Binci Stefano, Montini, Astea energia, Galassi di Galassi Roberto e Renzo. Il lodevole supporto e la vicinanza di queste realtà regionali e nazionali, fa sì che l’evento, nato sotto l’egida dello sport, non lasci alcun dubbio sull’operato dell’associazione organizzatrice che garantirà riconoscimenti alle atlete pari a quelli degli atleti delle categorie degli assoluti e un omaggio alle atlete presenti. Un gesto significativo quindi, fatto con la volontà di onorare al meglio la manifestazione, che onora la città di Osimo e crea opportunità di lavoro a tutte le attività ricettive della Valmusone».
Sulle accuse in particolare l’Atletica afferma: «Per dovere di cronaca e a chiarimento dei fatti che hanno portato alla ribalta della cronaca nazionale l’associazione sportiva osimana, si precisa che sul volantino pubblicizzato era stata predisposta la diversificazione dei premi perché le gare avvengono con due distinte partenze e su un diverso chilometraggio, dieci chilometri per gli uomini e sette per le donne. Quello che ci rammarica è l’accanimento mediatico ed inquisitivo nei confronti della nostra asd perpetrato attraverso messaggi comparsi su Facebook e tra le tante parole la comparsa di “vergogna”. C’è da chiedersi, di che cosa? Evidenza ignoranza su questa nostra associazione sportiva: chi ha professato giudizi non conosce il suo passato e il presente, fatto da un settore master assoluto e giovanile che in questi ultimi tre anni con i suoi atleti ha portato a Osimo due titoli nazionali e due di vice campioni italiani assoluti. Nel mese di settembre poi, per la cerimonia di premiazione della 34esima dizione del “Trofeo 5 torri”, i riconoscimenti sono stati concessi con parità di trattamento tra atleti uomo e donna. Alla luce di tutto ciò, ci si augura che gli enti federali preposti possano porre in essere regole ben precise e chiaramente comprensibili che regolamentino le gare di cross affinché fatti simili non abbiano a ripetersi. Auspichiamo che gli stessi possano adottare sagge decisioni rivolte a dare certezze e ad agevolare queste fantastiche manifestazioni. Invitiamo la comunità della Valmusone a sostenere questo avvenimento che ci vede tutti insieme coinvolti per la buona riuscita».