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Costi energetici, Varotti (Confcommercio Marche Nord): «Bomba che esploderà in autunno»

Il direttore parla di bollette di ristoratori passate da 4.000 a 11.000 euro. «Forte preoccupazione e Confidustria è contradditoria»

PESARO – Crisi energetica, anche per le imprese del turismo l’inverno potrebbe essere molto difficile.

L’analisi del direttore Confcommercio Marche Nord Amerigo Varotti arriva anche in risposta alle dichiarazioni di Confindustria su possibili distacchi dell’energia dovuti agli aumenti.

«Dall’inizio dell’anno ed in questi mesi estivi i flussi turistici sono in forte crescita rispetto ai due anni precedenti ed in molti casi stiamo superando il livello di arrivi e presenze dell’anno 2019 – sottolinea Varotti – Sia lungo la costa, nelle città balneari che a Urbino, nei borghi del nostro entroterra il movimento turistico è estremamente positivo. E lo era ancor prima che aprissero gli stabilimenti balneari. Segno che è la bellezza dei nostri centri e Borghi, le tante attrattive ed eventi, la tanta promozione fatta è stata vincente».

Il direttore Amerigo Varotti

Varotti parla di un «un forte incremento (oltre 100% rispetto al 2021) dei turisti stranieri. Dato estremamente confortante se consideriamo che le Marche erano al terz’ultimo posto in Italia per presenze di turisti stranieri. Ma accanto alle note positive è emersa la forte preoccupazione per il caro energia.

Il rendiconto economico e finanziario lo faremo a fine anno ma con i livelli raggiunti nelle ultimissime bollette di energia elettrica e gas è certa la chiusura di centinaia di aziende della ristorazione, bar e alberghi nella nostra provincia. È certa perché pensare di ammortizzare o sopportare l’aumento vergognoso e colpevole della bolletta energetica è una vera illusione. Locali che nel 2021 pagavano 4.000 euro e che a luglio si vedono recapitare la bolletta di 11.000 euro; altri da 1.800 a 4.500 euro. Come si recuperano? Alzando i prezzi? Impossibile».

Lo scenario autunnale sembra difficile. «Ampiamente sottovalutata dal signor Draghi e dal suo ministro Cingolani, non sufficientemente valutata dalle forze politiche, la bomba energia deflagrerà in autunno. E saranno tante le aziende che chiuderanno. D’altra parte il Ministro Cingolani aveva detto nei mesi scorsi che c’era “una evidente speculazione” nell’aumento dei costi energetici. Bene. Cosa ha fatto il signor Ministro? Vuol dirci chi sono gli speculatori? Cosa ha fatto il Governo dei Migliori?

Gli extra utili o extra profitti delle aziende importatrici sono mostruosi. Fanno grandi utili sulla pelle dei cittadini e delle piccole imprese. Tutelati e protetti. Pensare che la mini tassa sugli extra profitti decisa dal Governo (e che nessuna azienda ha pagato) è stata contestata duramente da Confindustria che poi a livello locale vorrebbe fare la voce grossa viste le evidenti difficoltà delle imprese, fa veramente imbufalire!! A Roma con l’Eni (già iscritta a Confindustria nonostante le sparate di Di Maio) e in periferia con le piccole imprese da quelli strangolate».

Varotti chiude: «È necessario, è urgente correre ai ripari garantendo un credito d’imposta sugli aumenti energetici (fruibile, però, non solo come ora, dalle aziende energivore e gasivore), destinare all’abbattimento degli oneri generali di sistema il gettito derivante dalle aste per l’assegnazione delle quote di emissione di CO2 e portando a definizione in sede europea la fissazione di un tetto al prezzo del gas ed alla revisione delle regole e dei meccanismi di formazione dei prezzi dell’elettricità. E infine, facendo pagare salato agli speculatori l’attacco alla sopravvivenza delle imprese».