FERMO – Il direttore dell’Area Vasta 4 Licio Livini e il direttore del distretto sanitario fermano Vittorio Scialè questa mattina hanno fatto il punto sull’emergenza sanitaria in Provincia.
«L’emergenza sta diventando l’ordinarietà – ha esordito Livini -. Affrontiamo numeri importanti dei contagi e avvertiamo, come sanità pubblica, una forte responsabilità, ma la chiamata all’impegno e alla responsabilità, in questo momento delicato, deve essere per tutti».
In Provincia, negli ultimi quattro giorni, sono risultati positivi 102 tamponi su quasi 2mila processati complessivamente (oggi il Servizio Sanità della Regione Marche ne ha comunicati sedici in Provincia sui 121 a livello regionale). Sono in fase di elaborazione, al momento, nuove modalità per velocizzare le operazioni e considerando anche che il test antigenico rapido è stato recentemente validato dal Ministero della Salute.
«Considerato che più della metà dei tamponi viene richiesta dai pediatri – hanno osservato Livini e Scialè – stiamo lavorando per stabilire due distinti DDT (Diagnostic drive test), di cui uno riservato proprio ai test per i minori, per abbreviare i tempi».
Riguardo ai ricoveri, l’ospedale Murri di Fermo, nel reparto di Malattie Infettive, conta al momento 31 pazienti Covid: dieci residenti nel Fermano, quindici nell’Ascolano, tre nel Maceratese e tre con residenza fuori Regione. In caso di aumento di ricoveri e di necessità di aumentare la capienza, l’Area Vasta ha previsto la possibilità di recuperare altri ventidue posti letto dal reparto di Medicina e ulteriori spazi dalla Cardiologia per attivare anche posti letto di terapia sub-intensiva.
«Vogliamo evitare che vengano utilizzati per i malati Covid i posti letto del Murri per la rianimazione, così da garantire risposte agli altri settori – ha concluso Livini -. Abbiamo ancora 600 interventi chirurgici da recuperare e per farlo stiamo prevedendo sedute aggiuntive. Stiamo recuperando anche le attività su screening, tac, risonanze magnetiche e specialistica ambulatoriale. Riguardo al personale, l’Area Vasta aveva chiesto ulteriori 61 infermieri e sono arrivate 46 conferme di accettazione. Entro un mese dovrebbero essere operativi».