FABRIANO – Due positivi al Covid-19 in tre giorni a Fabriano. Crescono i timori in città. Appello del sindaco, Gabriele Santarelli, affinché si scarichi l’App Immuni e si rispettino le norme in vigore per prevenire la diffusione della pandemia: «Chiederò agli agenti della Polizia municipale di intensificare i controlli in negozi e locali». Nei cinque comuni dell’Ambito 10, sono circa 50 le persone in quarantena.
Soglia di attenzione alta a Fabriano per i due casi di positività al Coronavirus in tre giorni appena. Si tratta di due ragazzi fra i 30 e i 40 anni, amici. Il primo positivo è asintomatico, il secondo – quello odierno – è invece sintomatico: «Il servizio di Prevenzione ci ha comunicato che è risultata positiva al Covid-19 una seconda persona direttamente collegata alla positività rilevata due giorni fa. Continuano le attività di tamponatura nell’ambito dei contatti avuti da queste due persone negli ultimi 14 giorni. Invito, chi non l’avesse ancora fatto, a installare sul proprio smartphone l’applicazione “Immuni” e si ribadisce l’importanza del rispetto delle norme anticovid», il post su Facebook del Primo cittadino di Fabriano.
Si stanno, infatti, contattando tutte le persone che sono venute a contatto con i due amici positivi nel corso di queste ultime due settimane. Purtroppo, entrambi pare che abbiano partecipato a più serate insieme ad altre persone in diverse zone delle Marche: «I controlli saranno intensificati nei locali e nei negozi per il rispetto delle normative anti Covid da parte degli agenti della Polizia municipale», conferma il sindaco, Gabriele Santarelli.
Accanto a questo secondo caso di positività, si aggiunge il ricovero, in Reparto “non intensivo” di un non residente all’ospedale Engles Profili di Fabriano. A breve dovrebbe essere trasferito, forse già nella giornata di oggi. Per quel che riguarda, infine, le quarantene, sono circa 50 i residenti nei cinque comuni dell’Ambito 10 – Fabriano, Sassoferrato, Cerreto D’Esi, Genga e Serra San Quirico – che sono in isolamento fiduciario perché rientrati dall’estero per motivi di svago e di lavoro.