FABRIANO – Che sia la volta buona per avere, finalmente, a pieno servizio il pivot Bozo Misolic? Se lo augurano tutti in casa Ristopro Fabriano. Prima una distorsione alla caviglia, poi il Covid-19… Qualche giorno fa, finalmente, il tampone “negativo” e da martedì ha potuto riprendere gli allenamenti in vista della prossima partita, domenica 13 dicembre a Roseto degli Abruzzi.
«Non e stato semplice passare venti giorni chiuso in casa, in isolamento, con una voglia incredibile di giocare a basket e di portare il mio contributo alla squadra – sono le parole del ventunenne montenegrino di 205 centimetri: – non vedevo l’ora di tornare ad allenarmi con i compagni e ora che posso farò di tutto per rimediare alla mia assenza».
Misolic non dimentica di rivolgere a tutti un monito, dopo la sua esperienza con il Covid-19: «Ricordate le precauzioni e il rispetto reciproco, importantissimi per la salute comune. Adesso mi sento molto bene e sto cercando di recuperare tutto il tempo in cui sono stato fermo».
Giunto a Fabriano i primi di ottobre, Misolic dice di essersi integrato subito molto bene nell’ambiente. «Compagni e staff sono davvero bravi e preparati, mi hanno aiutato molto – sono state le sue dichiarazioni – mi trovo in sintonia con tutti e ci tengo a ringraziarli; Fabriano inoltre è una città di basket, lo si sente dal primo momento che metti piede al PalaGuerrieri. Mi dispiace tanto che quest’anno il nostro pubblico non possa seguirci».
E a proposito dei compagni di squadra. «Conosco “Tosho” (Radonjic, nda) da molto tanto tempo… lui è come un fratello, mi aiuta e mi ha aiutato molto ad ambientarmi, sono davvero felice di poter condividere il campo con lui, vincere insieme sarà ancora più gratificante».
La Ristopro Fabriano, intanto, attende e spera che presto diventino “negativi” anche i tamponi di Paolin e Alibegovic, gli ultimi due giocatori mancanti all’appello di coach Pansa a causa del Covid-19.