OSIMO – L’emergenza sanitaria è tuttora in corso e i Servizi sociali del Comune a Osimo sono al lavoro per garantire l’assistenza necessaria anche attraverso la partecipata Asso. Il presidente Luigi Persiani ha relazionato l’attività in uno dei periodi più difficili. «Mi sono insediato come Presidente nell’agosto 2019. Nonostante dopo pochi mesi il periodo è diventato difficile a causa della pandemia, da subito abbiamo iniziato ad analizzare le varie procedure aziendali in essere fino a quel momento – racconta -. Abbiamo deciso di implementare e migliorare la procedura per la gestione e fatturazione delle mense scolastiche e asili, con l’automatizzazione dalla raccolta presenze che oggi avviene tramite tablet nelle scuole. I dati raccolti vengono anche comunicati al centro cottura per la preparazione dei pasti. Così facendo si ha anche una ottimizzazione del consumo delle materie prime nella preparazione dei pasti stessi. Con le registrazione in automatico degli incassi abbiamo un quadro immediato di eventuali insoluti. Il sistema ci permette di sollecitare i pagamenti in automatico secondo dei criteri stabiliti inizialmente. Questo tipo di gestione può garantirci un rientro di almeno il 50 per cento degli insoluti rilevati gli anni precedenti».
Nonostante il Covid, i servizi sociali di prima necessità come l’assistenza domiciliare agli anziani sono stati sempre garantiti nonostante un dispendio energetico ed economico non indifferente per garantire le procedure dei protocolli sanitari anti Covid. «L’incolumità dei dipendenti e degli utenti è sempre stata una nostra priorità e non abbiamo mai avuto nessun caso grave di malattia. Anche il servizio scolastico all’handicap è stato garantito da remoto. Sono stati assicurati i centri estivi seguendo le linee guida per l’organizzazione in sicurezza. Il centro semiresidenziale Fontemagna dopo due mesi di chiusura è ripartito su richiesta anche dell’Area vasta 2 garantendo così appoggio alle famiglie degli assistiti al centro stesso».
Garantito poi a tutti i dipendenti, in accordo anche con le parti sociali, l’anticipo della cassa integrazione per i mesi di chiusura dovuti al Coronavirus. «Personalmente mi sento orgoglioso che siamo riusciti a garantire a tutte le famiglie dei nostri dipendenti eventuali disagi. Abbiamo iniziato ad avviare il progetto delle rilevazione delle presenze. L’azienda ha un organico di circa 180 dipendenti con tipologie e luoghi lavorativi molto diversificati e con orari brevi e spezzettati specialmente per le assistenze a domicilio. Sarà nostra premura al più presto attivare tale procedura. Ora vorremmo aggiornare l’organizzazione aziendale nell’ottica di una maggiore efficienza operativa».
Grazie all’informatizzazione, l’obiettivo aziendale è liberare risorse per poi formarle ed impiegarle allo sviluppo di progetti (attuabili con finanziamenti regionali, nazionali ed europei) che ad oggi Asso non riesce a intraprendere, non avendo personale libero da dedicare.