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Covid, quasi 7mila vaccinati nelle Marche. Acquaroli: «Il sistema sta andando a regime»

Intanto l'Ema, agenzia europea per i medicinali, ha dato l'ok per il vaccino della casa farmaceutica americana Moderna: oggi il via libera anche dall'Aifa

Prosegue la vaccinazione, vaccinazioni a ospiti e operatori delle strutture per anziani, soggetti deboli, vaccini anti covid-19, coronavirus

ANCONA – Sono 6.984 le vaccinazioni eseguite nelle Marche dall’inizio della campagna vaccinale (27 dicembre) contro il covid-19 (dato aggiornato al 6 gennaio). La Regione preme sull’acceleratore e arriva a somministrare il 44,2% delle dosi giunte nei 7 hub regionali (15.800), le ultime delle quali “atterrate” con volo Dhl all’aeroporto di Falconara Marittima il 5 gennaio: il 4 gennaio erano 1.727 le dosi somministrate. Le Marche si attestano al decimo posto in Italia per il numero di dosi somministrate. Ogni flacone di vaccino della casa farmaceutica americana Pfizer-Biontech deve essere conservato negli ultracongelatori a meno 80 gradi.

Nei giorni scorsi il Pd aveva attaccato la Giunta regionale lamentando ritardi nelle somministrazioni. Proprio ieri il governatore Francesco Acquaroli aveva replicato con un post sul suo profilo Facebook annunciando che la vigilia dell’Epifania erano state «effettuate quasi 1.500 vaccinazioni raddoppiando il dato dei primi giorni».

«Il sistema sta andando a regime» aveva scritto il presidente, spiegando che «anche lo screening sta proseguendo come da programma. Stiamo mettendo in campo tutto quello che abbiamo per superare questo momento complicato. Cerchiamo di restare uniti, prudenti e responsabili e siamo fiduciosi».

Il presidente Francesco Acquaroli

«Se penso allo scorso mese di febbraio e guardo ad oggi, vedo quanti passi in avanti sono stati fatti. Ancora non ne siamo fuori, ma di strada ne è stata fatta veramente tanta» ha affermato, rivolgendo un pensiero «a chi è costretto negli ospedali e con profonda gratitudine per chi sta lavorando per la nostra salute e sicurezza».

In questa prima fase della campagna vaccinale, le dosi vengono somministrate al personale sanitario e sociosanitaria delle strutture della sanità pubblica e privata, oltre che agli ospiti delle Rsa. Le prime iniezioni sono state eseguite su 5.997 operatori sanitari e sociosanitari, su 876 persone appartenenti al personale non sanitario operante nelle strutture della sanità pubblica e privata, e su 111 ospiti delle strutture residenziali.

L’assessore alla Sanità Filippo Saltamartini nei giorni scorsi ha fatto sapere che la seconda dose del vaccino Pfizer per il personale sanitario e socio sanitario, oltre che per gli ospiti delle Rsa, verrà somministrata a partire dal 18 gennaio.

Intanto proprio ieri – 6 gennaio – l’Ema, agenzia europea per i medicinali, si è pronunciata positivamente sul vaccino della casa farmaceutica americana Moderna: oggi si è pronunciata anche l’Aifa, agenzia italiana per il farmaco, che ha dato il via libera in Italia. Le prime dosi nel nostro paese potranno arrivare già a partire dalla prossima settimana. Complessivamente nei prossimi tre mesi in Italia arriveranno 1 milione e 300mila dosi, con cadenza settimanale: 100mila a gennaio, 600mila a febbraio e 600mila a marzo.

A distribuire i flaconi del vaccino Moderna saranno i mezzi militari: le dosi arriveranno nell’hub nazionale di Pratica di Mare, mentre il vaccino Pfizer-Biontech continuerà ad essere consegnato dalla casa farmaceutica.