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Crisi delle imprese, la Cna: «La ripresa c’è ma è per pochi»

Le associazioni si sono riunite a Castelfidardo per analizzare lo stato di salute dell’economia della Valmusone e le strategie da adottare

Andrea Cantori Cna

CASTELFIDARDO – Una ripresa per poche imprese, strutturate, che hanno le capacità finanziarie e le risorse umane adeguate ad affrontare i difficili mercati globali. Una crisi che ancora attanaglia le piccole imprese, in particolare quelle micro. Una governance che sembra non adeguata alle sfide moderne e imprenditori che non riescono a fare sistema. È in chiaroscuro il quadro emerso dalla presidenza congiunta Cna – Cam riunita a Castelfidardo con il fondatore della Somacis Attilio Scalmati, il professor Andrea Gatto dell’Università di Modena e Andrea Cantori, segretario della Cna di zona Sud di Ancona.

Il professor Gatto ha individuato alcune problematiche che stanno plasmando il nostro tessuto industriale locale: «L’incapacità di fare sistema da parte delle imprese della bassa valle del Musone. Siamo probabilmente di fronte a imprenditori che non riescono a collaborare tra di loro e che, a causa della lunga competizione, non si fidano reciprocamente. Le imprese del territorio non comunicano con i centri di ricerca, ad esempio gli unici macchinari destinati all’istituto tecnico di Castelfidardo sono stati donati da un’azienda francese. I fondi di finanziamento sono spesso utilizzati in maniera impropria e non per la ricerca, ma per lo più per accaparrare risorse, non per fare vera ricerca».

Secondo Scalmati la flessione del settore commerciale è irreversibile: «Grazie a Internet infatti gli acquisti oggi possono essere eseguiti comodamente da casa, a costi più bassi e con consegna al proprio domicilio. Per quanto riguarda invece il manifatturiero a detta dell’imprenditore in questo momento le piccole imprese hanno bisogno di innovazione per sopravvivere e per poter fare ciò bisogna trovare le risorse anche attraverso capitali propri».

«Le classi dirigenti di questa zona devono fare un esame di coscienza e impegnarsi affinché le scuole ricevano il sostegno necessario – ha detto Cantori -. Dobbiamo cercare di far sì che le politiche di finanziamento provenienti dalla Regione siano più mirate e destinate a veri progetti di ricerca e innovazione e sensibilizzare ancora di più gli imprenditori sulle reti o su altre tipologie di collaborazione. In particolare dobbiamo spingere ancora di più sulla necessità dei comuni di zona di creare i presupposti per una forte sinergia su tematiche quali servizi pubblici e trasporti».

In parallelo, secondo i dati più recenti elaborati dall’Ufficio Studi Confartigianato, il terzo trimestre 2018 si è chiuso con 31 iscrizioni di attività artigiane e pari cessazioni. In difficoltà il comparto delle costruzioni. Tra i settori il manifatturiero segna una lieve crescita con quasi 700 imprese in Valmusone, 255 a Osimo, 244 a Castelfidardo, 103 a Loreto e 95 a Filottrano, un settore che da sempre è un asset strategico del territorio.