ASCOLI – Dopo una difficile estate sul fronte dell’approvvigionamento idrico in tutto il Piceno e nel fermano, anche a causa delle chiusure dei rubinetti che hanno comunque penalizzato tante famiglie e anche i turisti che hanno scelto il territorio come meta delle proprie vacanze, i sindaci di Grottammare e di Fermo, rispettivamente Alessandro Rocchi e Paolo Calcinaro, alzano la voce. E lo fanno nei confronti della Ciip, il consorzio che si occupa di erogare il servizio idrico proprio nelle due province.
La polemica
«Nella prossima, e ormai imminente, elezione degli organi di indirizzo della Ciip un punto focale per chiunque si volesse candidare è proprio questo: come gestire prossime analoghe emergenze? Quali misure o investimenti portare nel frattempo avanti per evitare le situazioni vissute e con quali tempistiche? – si chiedono Rocchi e Calcinaro -. Questi sono temi interrogativi che rimangono assolutamente sul tappeto nel rapporto tra comunità territoriale e consorzio poiché comunque, rispetto a quanto vissuto, ci si deve attendere nel futuro sia a una comunicazione maggiormente tempestiva ai nostri cittadini riguardo ai disagi cui potranno incorrere sia un piano più ragionato delle eventuali chiusure affinché le stesse non gravino, come accaduto quest’anno, solamente in alcuni comuni o dentro di essi in alcuni quartieri ma siano ragionate e disposte ‘a scacchiera’ affinché il disagio sia spalmato su una popolazione più ampia e quindi più sopportabile. Su questo riteniamo che si debba aprire un dibattito sin da ora tra consorzio, amministrazione, cittadino e ovviamente futuri candidati alle cariche di indirizzo. Ovviamente permane un ringraziamento a chi si è trovato a fronteggiare quest’anno un’emergenza che tuttavia nel futuro prossimo dovrà essere gestita e programmata e non solo subita – concludono i sindaci di Grottammare e Fermo -. Ci teniamo infine a ringraziare anche quei cittadini che disagi e limitazioni li hanno vissuti per lunghi periodi o in qualche caso li stanno ancora subendo».