ANCONA – «Grande senso di responsabilità, amor proprio, umiltà, abnegazione, sacrificio, passione e competenza». È con queste parole che il comandante provinciale dei Vigili del Fuoco Dino Poggiali ha ricordato Cristiano Lucidi, il pompiere 47 enne deceduto nella serata di venerdì scorso (21 settembre).
Cristiano Lucidi era precipitato, poco dopo le 20, dal sesto piano dell’edificio di via Bocconi, sede del Comando provinciale e della Direzione Regionale dei Vigili del Fuoco, dove era salito nel tentativo di sistemare una finestra del bagno.
Una comunità attonita e commossa si è ritrovata nella chiesa parrocchiale di di Santa Maria delle Nevi di Marina di Montemarciano per dare l’ultimo saluto al Vigile del Fuoco che prestava servizio come Capo autorimessa provinciale.
Sconvolta la famiglia del giovane vigile del Fuoco, che lascia la moglie, due figli, il padre e la sorella.
Una persona molto amata nella sua comunità, come ha ricordato il vescovo di Senigallia Monsignor Francesco Manenti, che ha concelebrato il rito religioso con il parroco Don Giuliano Zingaretti.
«Siamo ancora increduli e sconvolti per la perdita di Cristiano – ha detto il capo reparto del comando provinciale Franco Secondi La sua scomparsa ci addolora profondamente perché eravamo molto legati a lui. Era un vigile del fuoco molto competente e un gran lavoratore, sempre disponibile con tutti i colleghi. Una persona dal cuore d’oro e sincera. Ci manca e lo ricorderemo sempre con grande affetto».
«Cristiano oltre che un collega era un carissimo amico – ha ricordato Gianni Sarta, suo collega e amico – Una persona stupenda e generosa, un vigile del fuoco sempre disponibile, serio e preparato. Un’amico sempre aperto nei confronti del prossimo. La grande passione per i motori lo aveva portato ad essere molto competente nel suo ruolo di responsabile degli automezzi. Tutti quelli che hanno avuto occasione di conoscerlo hanno manifestato in questi giorni il loro apprezzamento per la persona che era. Ha lasciato un grande vuoto, ma rimarrà sempre nei nostri cuori».
Numerose le autorità intervenute alla celebrazione, tra le quali il capo del corpo dei Vigili del Fuoco Giacchino Giomi, il prefetto Antonio D’Acunto, il direttore regionale dei Vigili del Fuoco Antonio La Malfa, il comandante provinciale Cristiano Lucidi, l’ex comandante provinciale Michele Zappia, lo staff dirigenziale del capo Giomi, la sindaca di Marina di Monterciano Liana Serrani e i vertici di Carabinieri, Polizia e Guardia di Finanza.
Al termine delle esequie il comandante provinciale ha donato alla famiglia l’elmo e il tricolore che avvolgeva la bara. Fuori dalla chiesa il feretro è stato accolto dal clacson di alcune moto. Lucidi era infatti appassionato di motociclismo e aveva partecipato anche ad alcune gare di alta velocità.
Cristiano Lucidi era entrato nel Corpo Nazionale dei Vigili del fuoco nel 1997 e aveva prestato servizio a Varese, Bologna e Rimini prima di approdare ad Ancona nel 2004. Appassionato di meccanica e motori, grazie alle ampie competenze in materia da due anni era Capo autorimessa provinciale con l’incarico di assicurare il funzionamento di oltre 200 automezzi. Oltre alla partecipazione agli ordinari interventi di soccorso, Lucidi era intervenuto anche in tutte le calamità nazionali degli ultimi anni.
La salma è stata tumulata nel cimitero di Alberici di Marina di Montemarciano.